< L’enigma di Majorana di  Stefano Mancini (Fanucci)

Qui di seguito le recensioni di LEnigmaDiMajorana raccolte col torneo 'nar' (tutte le fasi)

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Libro non di mio gradimento ma comunque apprezzo la scrittura fluida e l’utilizzo di un lessico più mirato alla suspense e all’avventura. La trama è ben costruita e i personaggi hanno una personalità definita.

Andrea Muraro

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L’ENIGMA DI MAJORANA
Seconda puntata, dopo l’Enigma del Fuhrer, delle avventure di Ethan, giornalista e Kirsten, fisica, protagonisti di un nuovo thriller fra esoterismo e fantascienza.
Vengono in mente il prof. Langdon di Dan Brown, Tom Cruise di ’Mission Impossible’ (Ethan, appunto) e perfino ’Ritorno al Futuro’, ma il libro non raggiunge il livello di queste suggestioni.
La trama si basa sulla reale ed inspiegabile scomparsa del geniale fisico Ettore Majorana nel 1938, un’enigma vero, ben più appassionante (basti pensare al libro di Sciascia) di quello raccontato qui. Immaginare Majorana rapito da un’agenzia paramilitare americana e tenuto rinchiuso per decenni in un laboratorio/lager è una banalizzazione che rappresenta, a mia parere, il maggior limite di questo libro. Il mix fra storia ed invenzione, in questo caso, non funziona bene.
Per il resto, l’avventura corre veloce fra inseguimenti, colpi di scena e viaggi nel tempo, sostenuta da uno stile efficace ed adeguato alla tensione della vicenda. Alla fine, Ethan e Kirsten, sebbene un po’ ammaccati, riescono a sconfiggere i cattivi (non c’era da dubitarne) e preparano il lettore ad una nuova storia.

Guido Finazzi

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"l’enigma di Majorana" è un libro che non ho apprezzato particolarmente. Lungo nella stesura tanto da risultare pesante e lungo.
Non ho molto condiviso lo stile di scrittura e il modo di trattare certe tematiche.

Cetti D’Acri

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Dalla lettura emerge soprattutto il mestiere, la grande padronanza del narratore. La vicenda tiene il lettore incollato alle pagine, bramoso di vedere sciolti enigmi in successione. Capitoli brevi, brevissimi, adatti ad essere letti durante l’attesa dell’autobus; ogni cinque pagine un picco di suspense. Scene di azione, rovelli interiori dei protagonisti, indagini ad alta voce, eventi passati che riaffiorano a poco a poco, ipotesi fantastoriche, tutto è bilanciato, nulla è fuori posto, come in un perfetto prodotto industriale. La cucina della nonna o uno chef stellato, tuttavia, offrono tutt’altra soddisfazione. “L’enigma di Majorana” è un libro di genere che non supera i confini del genere. Ottimo, nel suo genere.

Paolo Degli Esposti

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L’enigma di Majorana. Autore: Stefano Mancini

Recensione
Nel 1938 Ettore Majorana viene rapito per riapparire nl 1981. In questo frattempo, prigioniero degli americani prosegue i suoi studi che lo portano ad inventare un acceleratore di particelle. Studi iniziati dal nonno della scenziata Kirsten Schnaider che, con il compagno giornalista Ethan Cooper sono protagonisti principali del romanzo.
Qui si entra nel campo della fantascienza, perché l’invenzione, fa sparire uomini e mezzi da un posto per farli ritrovare in altro luogo assai lontano.
I vari esposodi vanno dal 1938, anno della sparizione dello scenziato Majorana, al 2023 anno delle indagini di Kirsten e Ethan. Episodi evocati con troppi flash back.

Renato Antoniolli