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Colpisce subito la mole: oltre 650 pagine, forse il più lungo saggio sul COVID attualmente pubblicato. Quindi l’aspettativa può legittimamente essere elevata. Ma dopo poche pagine questa svanisce. Molti fatti sono contenuti in questo libro (ma tanti altri vengono ignorati), ci sono anche spunti di riflessione intelligenti, ma alla fine si ha l’impressione che non ci sia un filo conduttore tra tutti. Insomma una rassegna - parziale - più che un "discorso" organico.
Emanuele Rizzo
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Interessante inchiesta giornalistica, ben documentata e con una scrittura fluida, alleggerita da ricordi personali e dialoghi tra figure significative.
Laura Brandani
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Sapere ciò che si può evitare è l’ingrediente per non fare accadere gli errori...ma l’infinito è un tempo che nella storia DEVE essere accompagnato dal condizionale... "servirebbe sapere" è oggi più che mai un imperativo che ognuno DEVE portarsi dentro per scegliere ciò che è bene per sopravvivere.
Leggere le inchieste, approfondirle, come accade in questo testo mi è servito a saper conoscere ciò che gli occhi han visto poco e le orecchie ascoltato ancor meno... Grazie all’autore di questo.
Luigi D’Alauro
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Una puntuale e laconica riflessione sul drammatico svolgersi degli eventi che hanno caratterizzato questi ultimi due anni di "vita"; una lucida rilettura degli aberranti accadimenti che hanno preceduto e causato questo infausto esito. Un presente statico e un futuro satollo di domande e risposte dove la parola d’ordine appare delineata nel dubbio e dove la paura ha consumato l’esistenza. Uno scontro di rutilanti pensieri tra micro e macro, tra personale e collettivo, tra umano e disumano.
Chiara Luci
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Questo mi è piaciuto meno del precedente perchè più intricato e di lettura meno agevole.
Paola Roselli nata a Milano
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L’ infinito Errore
una lettura che mi ha fatta stare malissimo, mi ha tolto ogni illusione sulla possibilità di avere giustizia e pace, mi ha riempita di ammirazione per il coraggio con cui uomini e donne sanno cercare la verità.
Che bel libro, che paura.
silvana savio
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Una precisissima è spaventosa analisi dei fatti che hanno preceduto e accompagnato la pandemia. Quasi come guardare uno speciale di Report.
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Un libro un pò pesante, pacato, documentato e prudente proprio come la maggior parte del clero. Ritengo sia interessante per i cattolici che vogliono capire meglio come sostenere la Chiesa, ma difficile da leggere per chi non si occupa molto dell’argomento. Dati e riferimenti sono comunque molto interessanti per vedere l’evoluzione del rapporto con il potere della Chiesa, e con il suo messaggio.
Laura Sabbadin
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Cronaca lucida, anche se angosciante per averla vissuta, degli ultimi accadimenti
Loretta Ghidelli
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Un saggio accurato e preciso sull’epidemia che stiamo vivendo di corona virus, dai primi casi nel lontano 2002, l’autore ripercorre tutti gli studi fatti sul virus e le tangenti prese poi dai diversi laboratori, nei quali non solo si studiava il Sars Cov ma se ne creavano di nuove mutazioni.
Fabrizio gatti crea un quadro politico sanitario e sociale davvero interessante, chiarendo le dinamiche mondiali dietro le scelte poi fatte dalle varie nazioni per far fronte all’epidemia.
Un libro assolutamente imperdibile, che con una sintassi chiara ci rende accessibile un argomento davvero complicato, cercando di far luce su ciò che è accaduto sui meriti di alcuni medici e scienziati e sulle scelte politiche che hanno portato il mondo a dover vivere questo periodo così duro.
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“L’infinito errore” è un saggio scritto da Fabrizio Gatti che narra le vicende che hanno portato al primo lockdown nel febbraio del 2020.
Il riepilogo degli eventi è fatto in maniera sintetica ma molto accurata: si parte dai primi giorni di gennaio quando iniziava a circolare la notizia del focolaio in Cina, fino ad arrivare alla chiusura totale in Italia.
Il saggio ha anche lo scopo di mettere in evidenza quali sono stati gli errori che sono stati compiuti e che non hanno permesso di agire con più tempestività.
In generale non sono amante dei politici o dei giornalisti che accusano il governo di allora di non aver agito bene. Sicuramente ci saranno stati degli errori, ma credo anche che in una situazione mai vista prima sia normale compierne.
Nonostante l’autore, quindi, sottolinei la presenza di errori, questo viene fatto in maniera sottile, senza arroganza, dettaglio che ho molto apprezzato.
Nella seconda parte del saggio, invece, ci si concentra un po’ di più su quello che è accaduto in Cina e su quali errori sono stati commessi dal governo Cinese.
Questa seconda parte l’ho trovata un po’ meno interessante, anche se comunque descritta sempre in modo dettagliato, perché non mi sentivo partecipe di quanto avevano vissuto i Cinesi.
Nonostante non abbia fatto vincere questo saggio, consiglierei comunque la lettura per poter approfondire meglio gli eventi che ci hanno coinvolto negli ultimi anni.
Alice Ronzoni