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L’invenzione della proprietà, Cesare Salvi, ed. Marsilio
Il saggio prende le mosse dalla domanda di Proudhon su cosa sia la proprietà, e ne percorre le tappe: dall’invenzione della proprietà moderna, evoluzione della contrapposizione risalente al neolitico tra chi ha e chi non ha, fino al neoproprietarismo contemporaneo attraverso un interessante e puntuale excursus storico da Luigi XVI alle dittature novecentesche. Nella seconda parte lo sguardo si fa ancora più ampio, abbracciando il mondo classico per arrivare fino alla seconda metà del Novecento, analizzando il pensiero di coloro che sul concetto di proprietà si sono espressi. La terza parte si concentra poi sul rapporto tra democrazia, potere giuridico e proprietà, e la quarta conclude il volume con una disamina dell’epoca contemporanea, fino alla recente pandemia, con la fragilità manifestata delle catene produttive globali.
Il saggio è denso e richiede una lettura molto attenta e meditata. Ha il pregio di fornire numerosi spunti di riflessione e di approfondimento, soprattutto agli appassionati di storia.
Camilla Galli
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Non è un libro facile. Richiede attenzione ed io, abituato a letture più scorrevoli ho spesso dovuto rileggerne alcune parti. Mi ha chiarito argomenti relativi alla proprietà che ero stato educato a dare come scontati. Mi ha insegnato cose che non conoscevo o perlomeno me le ha messe nella giusta luce. Un testo chiaro e documentato che, almeno in alcune parti, farei studiare a scuola.
Marcello Carossino
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Mi dispiace, una noia mortale, troppo tecnico e per me nulla di interessante.
Fulvia Angrisano
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Libro decisamente lontano dal mio gusto. Sicuramente ottimo per l’uso universitario e per gli appassionati di diritto o economia perché il linguaggio è davvero tecnico e di difficile immediatezza per una persona che non mastica abitualmente certi argomenti.
Ambra Capelli
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La proprietà privata è nata con l’uomo, ma tutte le leggi che la riguardano si sono evolute con il passare del tempo. Cosa è cambiato e cosa ci dovremo aspettare si trova tutto all’interno del libro.
Giada Caparrotta
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Col suo libro “L’invenzione della proprietà. La destinazione universale dei beni e i suoi nemici”, il Prof. Cesare Salvi tenta di dare una risposta in linea con l’evoluzione dei processi economici all’interrogativo «che cos’è la proprietà?» a cui P.-J. Proudhon aveva risposto, come noto, che è un furto. Testo che tratta argomenti di filosofia del diritto, di diritto privato, di diritto costituzionale, di storia, di economia e di politica, nella ricerca di una risposta alla suddetta domanda spazia dagli ordinamenti giuridici di civil low a quelli di common low, in altre parole – e semplificando - dal potere della legge codificata a quello della giurisprudenza, facendoci chiaramente vedere, però, gli interessi ed i conflitti sociali che stanno dietro alle diverse definizioni che nel tempo sono state date del concetto di proprietà. Il testo affronta temi importanti e delicati quali il rapporto tra democrazia e proprietà, tra protezione dell’ecosistema e garanzia dell’accesso a tutti dei beni vitali (acqua potabile, alimentazione, farmaci che salvano la vita) e privatizzazione delle risorse a vantaggio delle grandi imprese. Un libro da leggere, rileggere e studiare.
CESARE FOGAZZAesare