< L’oceano in una goccia di  Guido Saraceni (Sperling)

Qui di seguito le recensioni di LOceanoInUnaGoccia raccolte col torneo 'nar' (tutte le fasi)

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Il titolo intrigante induce il lettore ad indagare oltre il detto. Fragile e complesso come la protagonista che ti appassiona e ti coinvolge problematicamente nelle sue ansie e nelle sue paure. Scrittura piana ed accattivante.
Libro da leggere.

Anna Sodano

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Romanzo complessivamente ben scritto, una prosa snella e fluida che non penalizza ma che anzi valorizza le tematiche sottostanti che l’autore tratta con indubbia competenza. Un buon ritmo sostenuto anche da dialoghi credibili e decisamente realistici.
Il ricorso occasionale al dialetto romanesco alleggerisce ancor di più il testo e rende piacevole proseguire nella lettura.
Probabilmente, l’autore non ha composto l’opera pensando di rivolgersi solo a un target adolescenziale ma, leggendo, si ha la sensazione che quello dovrebbe essere il pubblico d’elezione. In questa cornice, la colonna sonora è uno scontato cliché, il Vasco nazionale, e pare che le sue canzoni rappresentino la cassa di risonanza per le emozioni e i sentimenti della giovane protagonista, Clizia.
La ragazza è pensata e disegnata per incarnare perfettamente le contraddizioni e i turbamenti del nostro tempo. Un passato ingombrante che continua a rappresentarsi e condizionare il presente; un presente anomalo, vissuto nell’autoreclusione e conducendo un’esistenza fatta di isolamento e rituali ossessivi. Inevitabile, in siffatto contesto, essere annientata dall’ansia e dagli attacchi di panico. Imparerà a dominarli grazie all’aiuto di un terapeuta e seguiremo tutto l’iter di attacco e rimozione delle sue paure e dei suoi mostri interiori, un percorso di cambiamento e rinascita che Saraceni descrive con grande attenzione.
La ricca galleria di personaggi che animano il romanzo appare funzionale alla trasformazione di Clizia e ognuno di essi ha un peso preciso nell’economia della storia e lo scopo di indurre il lettore a riflettere su se stesso. Inevitabile ritrovare in questo variegato palcoscenico un po’ di ognuno di noi; un gruppo eterogeneo, un caleidoscopio di profili caratteriali e anime destinati a risvegliare nel lettore un ricordo, una circostanza, un’emozione che lo faccia sentire partecipe del racconto.
Il romanzo appare certamente adatto ai giovanissimi o a chi sia interessato alle tematiche della salute mentale ma forse delude le aspettative di chi si aspetti di trovare nel racconto una prosa ricercata e una letteratura meno “didattica” e di altro livello.
Voto 6

Diana Perri

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Circolo dei lettori
di Roma 6 “Barbara Cosentino”
coordinato da Cecilia Gabrielli
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Romanzo gradevole che riesce a metterci, insieme alla protagonista, al cospetto delle nostre più intime fragilità.
Ha il pregio di riuscire a far sorridere anche laddove tocca temi difficili, quali l’equilibrio delle nostre menti, ancora un tabù nella nostra “evoluta” società.

Giuseppe Maria Mezzapesa

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Seguo Guido Saraceni da anni, ne conoscevo altri testi, ma non avevo mai letto un suo romanzo. La scrittura è abile, ha talento da regalare, ma non mi è piaciuto perché l’ho trovato vuoto e finto, ecco terribilmente finto.

Cecilia Gabrielli

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La storia e i personaggi di questo libro sono assolutamente travolgenti, lo stile di scrittura divertentissimo e scorrevole, l’ambientazione realistica e plausibile.

Giorgia Recchia

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Il romanzo di G. Saraceni ha uno spessore maggiore. Si percepisce che dietro c’è uno studio e l’argomento non è lasciato al caso. L’impianto è ben strutturato, la scrittura agile e scorrevole, ma consapevole. Certo il finale è spiazzante, inaspettato e aperto, ma lascia il lettore disorientato e senza strumenti per un pensiero personale.

adele calitri