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Un’analisi davvero interessante e ricca di spunti particolari.
Arianna Ghiglione
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Un saggio molto godibile e interessante per il tema affrontato, che riesce ad abbracciare brevemente e senza annoiare la rappresentazione della morte attraverso i secoli, donando anche succose curiosità e riferimenti mitologici, leggendari e letterari. Insomma, per un pubblico ampio e variegato. Unica pecca, a mio parere, è stato lo stile di scrittura a tratti impegnativo.
Fabia Brustia
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Interessante saggio sulla rappresentazione della Morte nella pittura occidentale.
Marco Bichicchi
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Saggio storico diacronico sul tema dlla morte nell’arte. L’autore dimostra di saper padroneggiare al meglio quanto per lui rappresenta una passione forte e riesce a comunicare in modo consequenziale e logico quanto argomentato.
La funzionalità organizzativa con la divisione in capitoli, indice, appendici a corredo, risultano utili alla fruizione del lettore, che rimane favorevolmente incuriosito ed interessato dalla tematica.
Chiara Mule’
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Pur trattando un argomento "non per tutti" è stato impostato a guisa di racconto con una buona consecutio passando da Gilgames a Andy Warhol a Hirst.
Giusto equilibrio tra sintesi e comprensibilità nella descrizione di reperti o quadri o foto ecc conservati nei piccoli centri o grandi musei
LUIGI SERINO
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L osservazione dei quadri che vengono riportati nel testo, è profonda e piacevole .
Il significato della morte sempre interessante ed enigmatica viene studiato e analizzato attraverso l arte di ogni epoca per capirne l evoluzione .
Claudia D’Agostini
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Incredibilmente affascinante, "L’ombra della morte nella pittura occidentale" di Piergiuseppe Bernardi mi ha catturato dalle prime pagine. Mai mi sarei aspettata di apprezzare così tanto una narrazione dettagliata sul tema della morte nell’arte, invece adesso sono una grande fan dell’opera e del suo autore. Il racconto dei dettagli di ogni opera mi ha fatto scoprire storie che non conoscevo e mi ha fatto viaggiare attraverso il tempo e la storia nel modo più poetico possibile. Un’opera veramente eccezionale, anche per chi non è appassionato di pittura.
Alexandra Cojocaru
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“L’ombra della morte nella pittura occidentale” di Piergiuseppe Bernardi è un saggio di iconografia, prevalentemente cristiana, di agevole lettura. Nonostante il tema, esplicitamente proclamato nel titolo, il volume è molto scorrevole, non particolarmente fitto di citazioni bibliografiche ma sicuramente ben selezionate. Questa lettura fa certamente riflettere sul ruolo che ha avuto la mediazione dello strumento immagine/figura nella comprensione e nella descrizione di questo fenomeno.
Silvia Vantaggiato
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VitaMorte: i due "poli" indissolubili tra cui si dipana l’esistenza di ogni vivente; nodo arcano che ha sollecitato-ossessionato?-una costante meditazione che si é espressa, nel corso dei secoli, in forme artistiche diverse, ma sempre di grande intensità. Il saggio di Bernardi ci propone una significativa galleria di immagini che da questa meditazione scaturiscono e ne restituiscono una diversa visione, a seconda dell’epoca, della cultura dominante, dello specifico sguardo dell’artista. Viaggio coinvolgente, emozionante che dalle più antiche civiltà mesopotamiche si conclude col riferimento a artisti contemporanei, Basquiat, Hirst che, ovviamente, affrontano l’oscurità del " soggetto"con modalità espressive assolutamente moderne che confermano, tuttavia, come i temi della vita non possono prescindere dalla riflessione sulla morte. Saggio molto interessante, guidato da una mano sicura, competente, che fa della lettura delle opere segnalate il centro da cui si irradiano riflessioni e informazioni suggestive e profonde.
Marina Cabria
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La morte rappresenta l’elemento imprescindibile dell’essere umano. Dal momento in cui nasciamo cominciamo ad avviarci verso il fatidico momento ed ogni cultura nelle diverse epoche ha cercato di raffigurare, dandole una certa parvenza, quest’ombra cupa e terrorizzante. Il libro con l’aiuto di numerosi esempi riesce a farci capire il sentire comune attraverso il lavoro degli artisti che fungono da cronisti del periodo in cui hanno vissuto. La morte, da sempre inseparabile compagna dell’uomo, entra così a fare parte del suo immaginario quotidiano come demone, dio egizio, angelo della morte, Thanatos, Ade, le Moire,teschi, scheletri che si producono in danze macabre, la signora con la falce.....
Maria Cacciavillani