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Il libro narra la tragica morte dell’ambasciatore italiano Luca Attanasio nella Repubblica Democratica del Congo (RDC)e la sua scorta. Per avvicinare il lettore allo stato africano, lo scrittore inizia proprio dalla prima colonizzazione europea fino ai giorni nostri. In particolar modo si concentra sul Kivu, il territorio dove l’ambasciatore perderà la vita. Gli scontri in Kivu sono legati a motivi economici, etnici, sociali, politici ed ideologici. Nonostante l’intervento dell’ONU e dei caschi blu, con la missione “MONUSCO” (Mission de l’Organisation des Nations unies pour la stabilisation en République démocratique du Congo, attiva dal 2000), tali problematiche non tendono a risolversi. La società civile congolese ha creato un’ampia rete di gruppi tra cui associazioni, fondazioni e organizzazioni non governative per uscire da tali situazioni. Il libro ci fa ben comprendere la situazione in cui lavorava Luca Attanasio, ucciso mentre era impegnato nel programma alimentare mondiale (WFP) delle Nazioni Unite, ripercorrendo ogni minimo dettaglio. Infine il libro si conclude con le inchieste sulla sua morte, i vari buchi organizzativi e la giustizia negata. Ogni singolo capitolo è accompagnato da testimonianze e fatti documentati, in modo tale da racconta la verità a trecentosettanta gradi con l’unico scopo di rendere giustizia al Congo e a l’ambasciatore italiano pieno di umanità.
Beatrice Adeante
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Un viaggio doloroso, attraverso una terra ricchissima e martoriata come il Congo. Ben scritto.
Andrea Firpo
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Libro coinvolgente su una realtà non troppo conosciuta e con l’aggravante del triplice omicidio di cui il ricordo è ancora vivo.
Difficile da seguire tutta la serie di nomi di tribù, di uomini politici e militari e dei vari schieramenti militari in campo.
Adriano Amerini
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Libro sconvolgente, chiaro, spiega bene avvenimenti quasi inspiegabili, ci si potrebbe perdere tra tanti interesssi, gruppi, frazioni, ma e stato scritto in modo tale da fare capire, da poter seguire una vicenda tanto attroce e che sembra non aver fine.
Raccomandata la lettura.
Angela Sarro
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Il saggio presenta una lunga fisai a della situazione geopolitica del Congo, forse eccessivamente lunga. L’autore inizia a parlare dell’omicidio Attanasio, argomento principe del libri, solo a pagina 70.
L’autore offre una rappresentazione, come fosse una sorta di fotografia, della situazione di estremo conflitto in Congo, fornendo una ragione prevalentemente economica; non fornisce spiegazioni circa la rivalità tra le tribù ( ad esempio Hutu e Tutzi) rivalità che si protrae da anni e che determina un Guerra continua con migrazioni da e verso paesi vicini. Mi sarebbe piaciuto forse capire perche queste tribù non riescono da numerosi anni a convivere.
Sull’omicidio, l’autore non si espone nel ricercare la verità o quantomeno la tesi più attendibile, ma si limita a riportare le varie ipotesi in corso di disamina, rilevando che l’inchiesta della magistratura congolese sarà probabilmente insabbiata e non si saprà mai da cui è perché l’ambasciatore sia stato ucciso. Lo stile a volte é un po’ troppo colloquiale.
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libro necessario per comprendere ciò che deve fare la comunità internazionale valorizzando le concrete esperienze di solidarietà di ONG, Missionari e volontari vittime di un sistema di milizie, guerriglieri ed eserciti.
Saro Condorelli
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L’Africa, il Congo: continente ricco da sempre, sfruttato per le sue infinite ricchezze: dove "l’inferno non è tanto diverso da qui". L’abbondanza di pochi nel resto del modo ha qui le sue radici profonde. La speranza di arrivare in paradiso passa per una strada sterrata: l’Ambasciatore Attanasio, il Carabiniere e l’autista che li guidava l’hanno imboccata contromano. Non si sono persi. Quella strada la conoscevano da sempre: era nel loro cuore.
claudio thione
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Sebbene l’argomento sia molto interessante ho trovato difficoltà nella lettura per la quantità di persone ed etnie diverse coinvolte nella narrazione.
VALTER BAROCELLI