< L’ossessione delle Brigate Rosse (1968-1974) la parabola della “propag di  Curzia Ferrari (Gammaro)

Qui di seguito le recensioni di LOssessioneDelleBrigateRosse raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Un breve saggio interessante che focalizzandosi sulle vicende dello spontaneismo armato "rosso" riesce da un lato a farle rileggere attraverso uno sguardo onniscente e distaccato, ma al tempo stesso dall’altro lato a prendervi parte con anima e corpo come nei romanzi più avvincenti.

Pietro Burini

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Il libro tratta la nascita e l’evoluzione delle prime Brigate Rosse ma sembra riportare degli appunti storici senza veri approfondimenti che permettano di capire il periodo storico

Roberto Scanagatta

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Una bella biografia, coinvolgente. Per me un piacevole ripasso visto che, da adolescente, la sua autobiografia ha contributo a formare la mia “coscienza” di lettrice

Giovanna

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Questo libro ripercorre la storia italiana degli ultimi anni, ci apre gli occhi sull’ottusità di chi con la violenza vuole imporre le sue regole. E l’attualità ci ripropone ancora questo modello devastante e distruttivo.

Graziella Paglia

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Buono.

Margherita Falzone

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Un testo breve che offre la possibilità di approfondire alcuni aspetti riguardanti uno dei periodi più bui e difficili del nostro tempo. Un’occasione per poter comprendere il movimento e le idee alla sua base.
Scritto in modo scorrevole e chiaro, riporta anche alcuni aspetti riguardanti figure "chiave" della parabola della propaganda armata. Un saggio estremamente interessante, utile anche a chi non ha vissuto in prima persona gli anni bui e violenti ma che vuole conoscere la storia italiana tra il 1968 e la metà degli anni ’70.

Barbara Dodi

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In teoria l’argomento mi interessa. L’autore (autrice) lo ha affrontato in modo ideologico e pesante. Stimo la autrice, ma in questo caso non mi è piaciuto assolutamente come ha affrontato l’argomento. Inoltre, lo stile non è affatto scorrevole e la lettura risulta difficile

silvia garaffoni

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Trovo questo libro di “appunti” contemporanei ai fatti narrati del tutto superfluo, in quanto non aggiunge nulla alla ricostruzione dei fatti del terrorismo brigatista di cui racconta gli antecedenti (la vicenda Feltrinelli) e le prime azioni, fra rapine per l’autofinanziamento, e i primi sequestri di persone da punire e da rieducare, fino al rapimento Sossi. Su questa materia si sono esercitati cronisti, commentatori, politici, giudici, storici, con il contributo a volte depistante e mistificatorio degli stessi protagonisti, e se ancora rimangono zone d’ombra mai chiarite, questo libro non offre nulla all’ arricchimento della conoscenza e al disvelamento di qualche remoto mistero. Anche il titolo non mi sembra particolarmente significativo in rapporto al contenuto e la sola ossessione a cui mi è venuto da pensare è quella di una certa editoria alla ricerca di testi da pubblicare come significativi e importanti, quando invece è evidente che ci sono valide ragioni se erano stati dimenticati nel cassetto dal loro stesso autore.

Rita Turrini