< L’ultima immagine di  Silvia Ronchey (Rizzoli)

Qui di seguito le recensioni di LUltimaImmagine raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Avevo già letto hillman ed ho apprezzato l’intervista du Silvia Ronchey che ne chiarisce ancor di più le linee di pensiero

SILVIA TURRINI

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L’ultima immagine è un saggio di Silvia Ronchey che rielabora le ultime riflessioni di James Hillman sul tema dell’immagine ed è costituito da conversazioni fra i due. Ho trovato molto interessante il movimento fra le osservazioni durante il viaggio a Ravenna, del 2008, e quelle risalenti ai suoi ultimi giorni di vita a Thompson, sua residenza fino al 2011. Ho apprezzato anche l’integrazione di questioni filosofiche e psicologiche in un’analisi partita da elementi di storia dell’arte bizantina.

Agata Brunetti

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Lettura molto interessante e che stimola il lettore ad approfondire gli argomenti. Saper leggere l’arte e le sue immagini così come propongono questi autori è un regalo che viene fatto a noi lettori. Ho comprato una copia del libro.

Gianantonio Cristalli

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L’ultima immagine

Nonostante l’argomento affascinante, ho fatto fatica a leggere questo saggio, che richiede una conoscenza per lo meno basilare dei termini della psicologia junghiana, che non possiedo.
La scelta di mantenere la forma del dialogo è ben riuscita e aiuta anche un lettore non specializzato a seguire il percorso dei pensieri esposti, che sono frutto di conversazioni effettuate a distanza di anni e che ne rispecchiano l’evoluzione.
L’impressione è stata quella di essere in una stanza ad ascoltare una conversazione portata avanti in maniera intelligente da persone colte, però condotta su temi di cui si è quasi completamente a digiuno.
È di certo un libro che si rivolge a un pubblico preparato, mentre quello impreparato può essere stimolato a fermarsi per cercare di sapere di più sui temi affrontati, che spaziano dall’arte, alla religione, alla psicologia, prima di proseguire la lettura.

Nicola Scodellaro

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L’ultima immagine di Hillman e Ronchey è un libro tosto che raccoglie l’eredità della filosofa James Hillman attraverso un dialogo con Silvia Ronchey sul tema dell’immagine. Prende le mosse dalla visita ai mosaici di Ravenna, pretesto per poi affrontare temi universali: la cura, l’anima, la donna. Non conoscevo l’opera di Hillman, ho trovato il testo complesso.

Alessandra Guerra

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"L’ultima Immagine" è un libro dialogo che nasce intorno alle riflessioni dell’autore sulle immagini.
Affinché si possa comprendere il vero significato dell’immagine, cioè quello profondo e psicologico, è necessario ci spiega Hillman, che essa sia percepita con tutti i sensi.
Il libro si sviluppa in due momenti: nel 2008 a Ravenna dove gli autori si recano per visitare i famosi mosaici, e nel 2011 al capezzale del filosofo nella città di Thompson.
Sebbene si tratti di un’opera complessa e profonda poiché abbraccia psicologia, arte e filosofia, l’impostazione dialogica del testo rende la lettura piuttosto agevole.
Nonostante ciò alcuni percorsi sono davvero di difficile comprensione, soprattutto quelli alchemici, per chi come me si è affacciata per la prima volta a simili letture.
Resta comunque un testo molto interessante per le molteplici tematiche trattate.
In particolare ho trovato molto belle le riflessioni sul tema dell’anima mundi ovvero la peculiarità dello sguardo psichico capace di vedere per mezzo di immagini.
La tesi di Hillman è che l’immagine può creare un’esperienza integrale poiché mentre noi guardiamo l’immagine visibile, c’è un’immagine invisibile che ci scruta e si impadronisce di noi.
Altre osservazioni che mi hanno portato a riflettere sono state quelle sull’immortalita’ della natura e sulla nostra moderna società che ha perso la capacità di svolgere lo sguardo oltre la superficie.
Insomma un libro bello, straordinariamente profondo che mette in moto l’anima e il pensiero ma che va letto con tanta attenzione e concentrazione

Maria Gabriella Maisto

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Saggio, argomento non consueto. Comunque un libro per amanti del genere. C’è arte, storia, filosofia. Mediamente lettura poco scorrevole. La lettura è abbastanza difficoltosa.

Simona Cosentino

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Un viaggio tra il misitico e la storia dell’arte che Hillman conduce per approfondire la sua ricerca del pensieroattraverso l’immagine di Ravenna, dei suoi monumenti più famosi alla ricerca dell’ anima mundi e del concetto platonico pagano che è presente già nel Timeo. L’autore vuole trovare un nesso tra anima e immagine.la città di Ravenna e la fine del tardo romano impero nel 476 analizzata attraverso le iconoclastie bizantine dei suoi i monumenti più importanti. Si potrebbe fare un parallelismo tra la fine della vita del protagonista e la fine dell’impero romano.
Rapporto tra immagine visibile ed immagine invisibili
Si cerca la risposta alla domanda di Corbin:" che fine ha fatto l’immagine?" – Deve essere intesa come arresto del movimento? La descrizione delle immagini non sempre riesce a coinvolgere il lettore, risultando talvolta noiosa e riduttiva.
La storia di Arianna descrizione

Sanzaro Milena

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L’impostazione dialogica del testo rende la lettura molto piacevole. Si avverte costantemente un’ottima interazione fra gli autori.
Il pensiero di Hillmann viene illustrato e scandagliato compiutamente. In parallelo vengono forniti gli elementi per comprendere i profondi significati, cristiani e pagani, di ciascuno dei meravigliosi mosaici ravennati, analizzati ad uno ad uno.

Alessandra Cavalli