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Questo saggio non mi ha coinvolta molto. Probabilmente perché ha trattato argomenti che non mi appassionano e quindi non è riuscito a suscitare un interesse.
Alice Ferraando
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Gloria Germani nello scrivere il libro ha sentito un’esigenza molto forte, tutta riassunta nel sottotitolo: "Via dalla scienza totalitaria per salvare il mondo". A questo compito l’autrice si è dedicata con impegno ri-leggendo e criticando costruttivamente i grandi "miti" su cui sono stati edificati la società, la cultura e i sistemi produttivi dell’Occidente. Partendo da quello che l’autrice definisce come "Un madornale errore conoscitivo: Crescita e Globalizzazione", vengono sottoposti a critica i concetti alla base dello sviluppo delle società occidentali: Evoluzione, Storia, Progresso e i loro derivati (la scienza cartesiano-newtoniana e lo strapotere dell’economia). Non manca un’analisi di quel fenomeno che Germani definisce come "Fabbrica moderna dell’Ego", in cui prevale l’obiettivo del desiderio smisurato di affermarsi a danno degli altri e dell’ambiente e il tutto viene cadenzato dal "virus della pubblicità". Se questa è, sinteticamente, la pars destruens che caratterizza in parte il volume, vi è poi la pars construens che l’autrice ritrova e propone attraverso la presentazione, in forma chiara e intrigante, della forza della verità, insita nel pensiero e nell’azione di Gandhi, del giornalista Tiziano Terzani e degli autori che da tempo sostengono che con una accorta e sapiente politica della decrescita (S. Latouche) sarebbe possibile invertire il flusso degli eventi in corso e pensare alla salvezza del pianeta Terra e dei suoi abitanti.
Angelo Del Cimmuto
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Angelo Mastrandrea
L’ULTIMO MIGLIO
Viaggio nel mondo dell’e-commerce e della logistica in Italia tra Amazon, rider, portaontainer, magazzinieri e criminalità organizzata
Manni
ISBN 978-88-3617-085-2
2021, pag. 176, 14 Euro
Cominciamo dall’autore: classe 1971, nato in provincia di Salerno, Angelo Mastrandrea si è sempre occupato di tematiche legate al mondo del lavoro. E’ stato vicedirettore de Il Manifesto, scrive per il Venerdì di Repubblica e per Internazionale. Alcune delle sue inchieste sono state pubblicate anche in Framcia su Le monde diplomatique, Courier international, Revue XXI. E’ stato finalista al Premio Biella Letteratura e industria col suo Lavoro senza padroni (Baldini&Castoldi, 2015).
In questo suo nuovo libro, Mastrandrea affronta quel nuovo settore cruciale dell’economia capitalistica sorto alla fine degli anni Novanta del secolo scorso, quel trasporto (su gomma e via mare) delle merci, e la vendita al dettaglio via e-commerce che sono esplosi in maniera esponenziale e che, anche a causa dell’emergenza sanitaria causata dal Covid-19, hanno conquistato enormi (e financo inimmaginabili) quote di mercato. Già nella scelta della citazione iniziale da La condizione umana di André Malraux (“Non esiste dignità, non c’è vita reale per un uomo che lavora dodici ore al giorno senza sapere per quale scopo lavora”) - e ricordiamo che Malraux scrisse il suo libro nel 1933 – c’è racchiuso in sintesi il senso del libro. Un anno e mezzo dopo l’esplosione della pandemia – scrive Mastrandrea - “gli acquisti di merci di ogni tipo attraverso le piattaforme del commercio elettronico in Italia sono aumentati del 35% (…) e nello stesso periodo, le multinazionali dell’economia 4.0 hanno guadagnato quanto mai era accaduto loro prima di allora”.
L’ultimo miglio del titolo è quella distanza cje corre tra i depositi della logisticae i destinatari finali della merce.
Il primo capitolo è dedicato ad Amazon, vera leadership dell’e-commerce, padrone assoluto in una assenza di regole nei rapporti di lavoro, e – scrive Mastrandrea – anche nell’evasione fiscale. Un capitolo è dedicato alle condizioni di lavoro dei rider, focalizzato soprattutto sulla città di Napoli (ma con riferimenti alla cronaca nazionale).
Da Napoli a Catania col documentatissimo capitolo dedicato alla Coop che sfida la mafia dei TIR, e a Salerno (e al suo porto) per il capitolo intitolato “Le crociere dei rifiuti”, dove sfila di tutto, dagli abiti usati dell’Est Europa diretti in Africa alla salsa
sergio albertini
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Interessante resoconto delle brutture che ci affliggono.
Maria Cristina D’Angeli
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"... le risorse sono disponibili nella quantità, nel luogo e nel momento richiesto."
Sta tutto in questa frase del libro: mancanza di tempo per godere dell’attesa e per immaginare quello che abbiamo ordinato, che arriva a casa troppo presto per poterne fantasticare.
Comunque il libro mi sembra molto serio e ben fatto, mi hanno colpito molto i transiti e le capacità di trasporto di queste "piramidi" del mare, come enormi sarcofagi ci portano di tutto e molto di più di quel che serva.
Roberto Munari.
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Quasi un secolo è passato dal disvelamento dell’imperativo categorico made in USA: produci e consuma uguale alienazione.
Qual’è oggi la vera faccia del capitalismo ormai dilagante a livello planetario?
Con puntuale disamina giornalistica Angelo Mastrandrea ci racconta di Pasolini e Bezos, di Ilaria Alpi e Moby Prince; di classe operaia che torna all’inferno a colpi di manganello, di tir che viaggiano a gonfie vele e di traffici loschi che non fanno distinzione tra ecoballe di rifiuti, armi o scorie nucleari. Tutto è business nel capitalismo avanzato.
Ogni pagina rimarca che viviamo "in un modello economico sempre meno sostenibile sia a livello sociale che ambientale".
Coraggio e speranza sono il dover essere per invertire la tratta dell’ultimo miglio, da sporca a pulita. Come hanno fatto alcuni lavoratori di una cooperativa siciliana, grazie a una famosa foto che ritrae due magistrati.
Leone Branca
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Analisi approfondita sul settore della logistica. Elemento trainate dell’economia 4.0, il settore della distribuzione dei beni appare oggi impresa ben più remunerativa della loro stessa produzione. In questo tragitto di collocazione delle merci, vi è quello finale, l’ultimo miglio dove il lavoro è soggetto a livelli di sfruttamento e precarietà assimilabili a volte ad una nuova forma di schiavitù. In questo settore non può poi mancare la presenza della criminalità organizzata.
L’autore fa un encomiabile opera di denuncia e svela quanto vi è d’inquietante dietro l’apparente cordiale affidabilità del delivery.
Alessandro Guaitoli
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Albert Camus, nel celebre libro "La Peste" affermò: "dico soltanto che sulla terra ci sono flagelli e vittime, e che, per quanto possibile, bisogna rifiutarsi di stare dalla parte del flagello".
Il flagello della nostra contemporaneità ha assunto le sembianze della terribile pandemia del COVID-19 e Andrea Crisanti, medico ordinario di microbiologia presso l’Università di Padova, sceglie di porsi sul fronte difensivo per combattere il virus.
Il giornalista, Michele Mezza, raccoglie in questo saggio le sue riflessioni sull’operato della scienza, della politica italiana e delle falle presenti nel sistema di prevenzione e di vaccinazione.
Il risultato è un dialogo informativo, sotto forma di conversazione, dove non ci sono nè vincitori nè vinti, poichè la pandemia ha tolto a tutti noi una parte di felicità e tranquillità, modificando il nostro stile di vita e i rapporti interpersonali e di cui porteremo ancora per molto gli strascichi.
Il saggio, dettagliato e scrupoloso nell’approfondimento dei temi trattati, non è riuscito, tuttavia, ad attirare a pieno la mia attenzione e curiosità, forse per il bombardamento di informazioni provenienti dai numerosi media sul tema pandemico.
Cristiana Cataleta