< La Dama di Rue de Vaugirard di  Stefano Jacini (Bompiani)

Qui di seguito le recensioni di LaDamaDiRueDeVaugirard raccolte col torneo 'nar' (tutte le fasi)

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Pur intuendo alla progressiva comparsa dei personaggi il rimando ultimo e la conseguente quadratura del romanzo, la lettura scorre fluida anche nei salti temporali grazie all’ironia dell’autore che rende ancora più piacevole la storia che altrimenti avrebbe un sapore già conosciuto.

stefano selvi

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bella la scrittura e la storia di donna Antea.meno bella la lunga digrassione sulla vita di Rossini, c’entra poco con la storia e pare un riempitivo.inoltre lo scrittore evidentementr non è un giallista...non sta in piedi la soluzione dei delitti, e il team investigativo condotto da madame Gourin è un po’ evanescente....

maddalena dugnani

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Preferisco questo secondo libro perchè trovo i personaggi ben delineati e la presenza di ben due omicidi non toglie leggerezza al testo che scorre lineare e piacevole.
L’espediente dell’autore che dialoga direttamente con il lettore e che esprime giudizi sui suoi personaggi, quasi avessero vita propria, mi fa sempre sentire coinvolta maggiormente nel libro.
Se proprio devo trovare un difetto direi l’assassino: un personaggio sullo sfondo con un movente un po’ debole.

Marina Passamonti

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Un romanzo molto originale che sfiora più generi con una inconsueta allegria ed ironia.
Così la trama gialla con due cadaveri si intreccia con una ricerca di un tesoro ed altre sotto storie che introducono personaggi interessanti e curiosi.
Il tutto scritto su più piani temporali e con una leggerezza che lascia con buone sensazioni e con la sorpresa di vedere come riusciranno i vari caratteri ad arrivare al termine della storia

Nicola Benedetti

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Preferisco il libro di Jacini "La dama di rue de Vaugirard" per l’affresco d’epoca che tratteggia con uno spiccatissimo sense of humor, davvero godibile e divertente, tra personaggi còlti nelle loro esistenze alle prese con faccende molto prosaiche (eredità contestate, ristrettezze economiche, il tempo che deruba bellezza e gioventù) in contrasto con le apparenze e i successi che la buona società pretende. Si direbbe la descrizione della decadenza, fisica e morale, di una società al suo crepuscolo, tratteggiata con brillante piglio ironico dall’autore che sembra essere buon conoscitore delle debolezze umane, della vanità e degli inevitabili fallimenti a cui le stesse vanno incontro. Senza mai cadere in facili moralismi, anzi, quasi parteggiando per ognuno dei suoi personaggi. Bravo Jacini anche per la gustosa ricostruzione dei movimentati soggiorni parigini di Gioacchino Rossini.

Maria Clara Rivieri

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Circolo di lettori e lettrici del torneo letterario di Robinson
di Ponte Buggianese “rivista Vitamine vaganti”
coordinato da Laura Candiani
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Romanzo giallo, divertente, ironico e appassionante. Più storie si intrecciano: quella di un misterioso dipinto che attrae irresistibilmente il protagonista; quella degli amori disinvolti di donna Antea (la dama del ritratto), ricca, colta, furba che con leggerezza, leggiadria, sense of humour colleziona uomini, eredità da mariti facoltosi di cui rimane vedova, finanzia idee folli, sperpera denaro e vive piacevolmente; quella di Camillo, che ha comprato il quadro e ristrutturato un appartamento per collocarlo degnamente e che fa ricerche per scrivere un romanzo documentato su Rossini viveur. E poi ci sono gli assassini che sconvolgono la vita tranquilla del quartiere e ne mobilitano tuti gli abitanti.Vivace la trama, vivace la descrizione di tutti personaggi; le diverse vicende, collocate in tempi narrativi diversi, si intersecano, si inseguono e si legano fino ad arrivare allo svelamento finale. Tutto raccontato con maestria, leggerezza, con piccoli dettagli che caratterizzano efficacemente i personaggi.Un aspetto che mi ha particolarmente divertita è quello metaletterario: la voce narrante dell’autore interviene nella trama, svela i trucchi dello scrittore, rimbrotta Camillo, che non è un personaggio in cerca d’autore ma vorrebbe essere lui l’autore di sé stesso, ma non può riuscirci e del suo autore ha, inevitabilmente, bisogno.Insomma, si legge tutto d’un fiato.

Angela Scozzafava

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Recensione2--Una interessante e intricata storia che vede protagonista una misteriosa signora ritratta in un dipinto legata agli anni parigini di Gioachino Rossini e agli ambienti frivoli e misteriosi del tempo.Un romanzo di stampo giallo sicuramente avvincente ma che rischia di far perdere  lettori e  lettrici perché troppo complesso e intricato in alcune costruzioni con troppa carne al fuoco dentro.

Gianmaria Di Silvestro

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Gruppo di Lettura  
“Biblioteca di Buccinasco”
coordinato da Silvia Mincuzzi
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Libro ricco di intrecci che si sviluppano intorno alla vista di una signora elegante e intrigante che fa raccolta di mariti, ovviamente benestanti. Si è vero nel racconto ci sono anche due morti ma del giallo ha molto poco. Lettura molto scorrevole e piacevole, anche se seguire la trama sembra piuttosto complicato ma alla fine tutto si ricompone!

Cerri Franca

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La dama di rue  De Vaugirard di Stefano Jacini: Un romanzo pieno di leggerezza, ma non stupido, una trama ben disegnata e personaggi ben caratterizzati in una perfetta cornice da romanzo giallo. Divertente, ironico, si legge tutto d’un fiato, un libro da consigliare.

Ferrari Donata