< La diplomazia oscura. Servizi segreti e terrorismo nella guerra fredda di  Gianluigi Falanga (Carocci)

Qui di seguito le recensioni di LaDiplomaziaOscura raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Saggio importante e scorrevole, con alcune tesi discutibili.

Alessandro Lattarulo

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La mia preferenza pertanto va al secondo libro di Gianluca Falanga, La diplomazia oscura Servizi segreti e terrorismo nella Guerra fredda.
I quattro capitoli del libro corredati un’Introduzione dell’autore che spiega le motivazioni e la metodologia utilizzata nel libro lasciando comunque aperti margini di ulteriore verifica e comparazione dei fatti prima di dare la stura a visioni eccessivamente complottiste delle vicende del terrorismo internazionale degli ultimi decenni del secolo scorso.
Attraverso la documentazione ora disponibile, cosiddetta desecretata, il libro fa luce sul fenomeno del terrorismo internazionale offrendo una lettura, di fatti già noti e di altri meno noti, originale e abbastanza convincente sul ruolo della cosiddetta diplomazia oscura e del suo intreccio complesso con le organizzazioni terroristiche strumentalizzate da entrambi gli schieramenti (USA e URSS). La documentazione ora liberata dimostra l’operare di forze occulte e segrete alle spalle dei movimenti sociali e di liberazione individuale accaduti negli anni sessanta e settanta, addentrandosi fino agli anni ’80. A dispetto delle dichiarazioni ufficiali (sul disarmo, la coesistenza pacifica, la non belligeranza) i paesi dei due blocchi si adoperavano alacremente tessendo trame, depistaggi, manipolazioni delle informazioni sui fatti, attentati, stragi, false dichiarazioni che alimentavano l’azione concreta di entrambi gli schieramenti del terrorismo, di destra e di sinistra, al di là delle loro dichiarazioni diplomatiche formali. In Italia lo scontro tra le due superpotenze di allora trovò modo di esercitarsi alacremente fin dal 1948, quando: “la CIA esordì con la prima covert operation della sua storia, aggiudicandosi una prima battaglia campale nella lunga guerra clandestina: il sostegno alle forze politiche atlantiste e l’impedimento di una vittoria comunista alle storiche elezioni politiche dell’aprile 1948. (…) alla fine degli anni Settanta, l’ex capo della cia William Colby riconobbe che: «L’Italia è stata il più grande laboratorio di manipolazione politica clandestina».
Sarebbe troppo lungo riportare con precisione il lungo e complesso intreccio che l’autore rende con un linguaggio e un impostazione tesa a provare con le fonti le sue affermazioni e valutando quelle dibattute sul tema.
Una lettura molto interessante anche per chi non è uno storico o un esperto di geopolitica, che costringe a riflettere su un pezzo di storia ancora troppo vicino.

Guglielmo Corna (pseudonimo di Geremia Capano.

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Testo ricco di dettagli che descrive come i servizi segreti abbiano acquisito sempre più influenza nel panorama politico dal 1960 al 1980. Questo ha prodotto le basi per la storia presente. Per chi non è del settore o per le nuove generazioni questo libro fornisce un punto di inizio per ulteriori approfondimenti.

Sara Boscolo Bibi

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Il periodo analizzato in modo articolato dà dei risvolti inquietanti. La politica nazionale ha subito influenze pericolose e destabilizzanti che hanno segnato in modo drammatico la vita della nazione. Terrorismo, attentati hanno messo a dura prova la tenuta democratica. La commistione tra estremismi e corpi deviati dello stato sono il quadro allarmante che ha segnato la crisi profonda dell’Italia. Uno scenario che il testo mette in evidenza con analisi puntuali e ben documentate, aprendo ulteriori piste per futuri scandagli.

Luciano Vaninetti

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Falanga ne La diplomazia oscura affronta il tema degli intrecci tra politica, servizi segreti e terrorismo, in Europa e Medio Oriente, negli anni tra ’60 e ’90 del secolo scorso. Studio approfondito supportato dalla lettura dei documenti conservati negli archivi della Stasi. La scrittura fluida e appassionante si dipana tra nodi e legami impensabili evidenziando in chiusura come la "scuola di terrorismo" possa essere ancora attiva in qualche zona d’Europa. Forse l’ultimo capitolo è quello che stiamo vivendo?

Monica Manfrini

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Il saggio “La diplomazia oscura” di Gianluca Falanga ripercorre, con dovizia di particolari e attraverso l’analisi anche di documenti inediti e declassificati, il fenomeno terroristico nelle sue varie forme e declinazioni. La ricostruzione cronologica e temporale si fonde con quella transnazionale. Si passa poi all’analisi dell’altra faccia della medaglia ovvero l’antiterrorismo - e soprattutto la diplomazia segreta - mettendone in risalto il ruolo cruciale anche nelle scelte di politica interna e non solo internazionale. Il saggio si presenta molto accurato riportando alla memoria vicende del passato ma con una rilettura molto attenta e che collega, in un approccio sistemico, vicende tra loro apparentemente lontane e indipendenti. Si presenta di stringente attualità in questo momento storico proprio perché ci offre l’opportunità di riflettere sull’esistenza di una geopolitica alternativa a quella formale che si dipana sia nel collegamento tra varie forme di eversione e terrorismo sia nelle organizzazioni (formali e non) di lotta al terrorismo. E soprattutto ci mette in guardia rispetto a una strategia cronica di strumentalizzazione che tende a fornire letture distorte della realtà.

Antonella Guarneri