< La felicità come optional di  Lory Del Santo (Giraldi)

Qui di seguito le recensioni di LaFelicitaComeOptional raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Speravo di riuscire a mettere da parte il pregiudizio e finalmente riscattare una donna che nel mio immaginario si era più che altro collocata fra le maglie del trash televisivo. Ammetto di non esserci riuscita.

Riconosco nella sua autobiografia la volontà di disegnare un percorso personale di emancipazione e riscatto sia rispetto a questioni di classe che di genere. Però il libro in sé non mi risuona in alcun modo. Non vi trovo le basi per un dialogo "da donna a donna". Peccato.

Marika Francesca Vecchione

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L’autobiografia di Lory del Santo è una storia piena di esperienze, colpi di scena, racconti, incontri. Sicuramente interessante nella sua varietà e nella molteplicità delle sue sfaccettature. La forma non mi ha convinta del tutto: la scelta di non seguire un ordine logico risulta un po’ confusiva, sarebbe invece stato interessante seguire l’evoluzione della sua persona nel tempo. L’alternarsi di momenti di riflessione scritti liberamente, quasi di getto, al racconto di fatti reali sarebbe stato più efficace se maggiormente strutturato.

Marta Cabiati

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Libro di non facile inquadramento. Più un memoir che un saggio.
L’attrice/scrittrice ha radunato una notevole quantità di ricordi personali, spesso affastellati senza un filo contenutistico o temporale. Le connessioni sono talvolta labili, mancano chiari riferimenti degli episodi di vita ai periodi “artistici” dell’autrice o alla sua età anagrafica.
Del Santo manifesta peraltro la velleità di dedurre dalle trame della sua vita alcune massime di comportamento o consigli da donna vissuta. Traspaiono anche ferite che, a dire il vero, lei rinuncia a rendere tragiche.
Molte delle conclusioni non hanno spessore e rasentano la convenzionalità pur volendo apparire originali.

Marcello Luberti

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E’ una autobiografia in cui l’Autrice racconta, senza seguire un filo temporale, numerosi eventi ed esperienze della sua vita, a partire dall’infanzia. Intrecciati a questo racconto sono pensieri, ampie riflessioni, quasi un lunghissimo flusso di coscienza, raccolti verosimilmente nel corso di una vita. Dai due filoni così strettamente intrecciati emerge una donna intelligente, molto determinata a riscattarsi da un’infanzia povera e triste, che ha gestito in indipendenza amori, amanti, incontri, rapporti sentimentali o solo sessuali, raccontati con grande libertà. Ma emerge anche una donna che ha sofferto e pagato vari prezzi per ottenere quello cui ha aspirato, ed una mamma che ha molto amato i figli. Nel libro l’Autrice fa solo brevi cenni alla sua carriera professionale di modella e attrice, e non fa nemmeno i nomi dei molti uomini e alcune donne che popolano il libro: è questo un importante elemento di riservatezza che fa sì che La felicità come optional non sia per nulla un libro di gossip o di cronaca rosa.

Rosa Anna Coniglio

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Un racconto sulla propria vita a tutto campo senza alcun pudore, riflettendo sul mondo dello spettacolo, a cui appartiene l’autrice, il sesso, la maternità e la vita che scorre con tutti i suoi dolori, le gioie ed i (in)successi. Il tutto è poco emozionante e l’elenco delle avventure è privo di contenuti che possano arricchire il lettore.

Candeloro Vadalà

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Biografia ai fuochi d’artificio per Lory Del Santo che ha vissuto una vita fatta d’espedienti, scelta, voluta, percorsa con molta determinazione. Le pagine sono una raffica di massime dell’ovvietà, ma anche di punti di vista molto personali, talvolta anche condivisibili. Episodi eccitanti, piccanti, tristi, malinconici, alcuni al limite della credibilità. La rappresentazione di una personalità da supereroe che supereroe non è stata, oppure si? Certo ha percorso tanta strada se si considera che nasce nei campi del veronese; certo ha dovuto superare immense tragedie a cui accenna solamente quasi non facessero parte della sua vita: ma dove sta la morale saggistica del testo? Si confonde tra i periodi stringati e plurimi e brevi capoversi, oppure manca del tutto? Trovata pubblicitaria per il rilancio di se stessa oppure condivisione di un diario astratto della sua verità?
La lettura ad ogni modo è scorrevole per cui vale il plauso alla edizione ed a tutti coloro che hanno collaborato alla stessa.

Giacomo De Simone