< La fisica degli abbracci di  Anna Vivarelli (Uovonero)

Qui di seguito le recensioni di LaFisicaDegliAbbracci raccolte col torneo 'nar' (tutte le fasi)

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Non è scritto male né poco interessante, ma ho trovato poca azione per i miei gusti e troppo "sentimento".

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La scrittura fluida mi ha consentito di leggere il libro con piacere. Molto originale la trama, le descrizioni sulle persone portano spunti interessanti che fanno riflettere.

Elena Tonani

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Gugliemo “Will” è un ragazzino geniale che a nove anni entra a Cambridge e a dodici anni diventa docente al Trinity College: ma a 14 anni decide di inscenare la sua finta morte, per sfuggire alla sua famiglia , soprattutto a due genitori che non sono mai stati in grado di donargli affetto, ma anche per sfuggire ad una vita, quella accademica, in cui si sente in trappola. Da quel momento inizia la sua avventura nel mondo: all’inizio si limita a “sopravvivere” , vive giorno per giorno, ma poi incontra Dora, badante rumena, che vive sola in un monolocale, anche lei intrappolata in una vita che non la soddisfa. Dora accoglie Will nella sua casa e nella sua vita e da lì inizia il mutuo scambio di conoscenze: Will che sa tutto, ma in realtà non sa niente su sentimenti e vita famigliare , grazie a Dora per la prima volta si sente accolto, in famiglia. Dora, d’altra parte, riceve da Will, in cambio, la forza di cercare un riscatto da una vita mediocre.
La narrazione all’inizio sembra “telegrafica”, un elenco di fatti ed eventi; ma dopo poche pagine diventa fluida e la lettura scorre veloce e coinvolgente, in un soffio, fino alla fine.
Ho adorato i due personaggi, Will e Dora, e la capacità dell’autore di mostrare come il sapere didascalico (di Will) e l’intelligenza emotiva (di Dora), da soli, separatamente, non bastano a se stessi: l’uno, Will, ha bisogno dell’altra, Dora, e insieme troveranno il coraggio di affrontare i fantasmi del loro passato e i cambiamenti che li spaventano.

Viviana Varani

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“La fisica degli abbracci” dimostra un principio che era presente anche nella tragedia greca : il sapiente è destinato al dolore. Will , il ragazzino prodigio ,vive il tempo quotidiano ad una velocità estrema , gli vengono negate le tappe evolutive a tal punto che a 14 anni si finge morto. Eppure “la fisica degli abbracci” non la conosce. Come può farsi capire e a sua volta capire una persona che non ha provato mai emozioni? Così l’incontro con la donna rumena si presenta come un fulmine a ciel sereno ed è forse l’evento definitivo. Quello che ci aiuta a definire chi vogliamo essere.

Valentina Arena

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Una storia molto particolare,soprattutto i personaggi. Mi è piaciuta l’originalità del tema, ma ho avuto la sensazione che mancasse sempre qualcosa.

Iolanda Alicia Quatraro

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Ho preferito questo libro perchè la solitudine del protagonista, questo piccolo genio dotato di una intelligenza straordinaria , mi ha intenerito. Ho provato grande simpatia anche per la badante la cui vita piena di affanni è molto realistica. Nonostante le profonde diversità diventano una sorta di famiglia. A mio parere la creazione della rete segreta di menti superdotate appare toppo romanzata e soprattutto il fatto che alla morte del professore genio ci sia poi la partecipazione di queste persone che si sottratte ad una vita normale sembra un controsenso.

Palma Ranzo

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Non mi ha entusiasmato. carino, ma non sono riuscita a finire la lettura. Mi ha un po’ annoiato e non mi ha fatto venir voglia di scoprire come finisce la storia.

Martina Rizzo