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Divertenti i nomi che Vitali sceglie per i suoi personaggi che tuttavia sono forse un po’ troppi e bisogna tornare indietro per capire di chi si sta parlando. La rassegnazione dei vari protagonisti e il senso di infelicità sono perfettamente incastonati nella descrizione del paesaggio
Maria Rosaria Bencivenga
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La gita in barchetta
Sulle sponde del lago di Como, un lungo corteo di personaggi stravaganti sfila nel tempo tra le beghe di un piccolo paese per raggiungere una bottega e un orlo di pantaloni da aggiustare.
Bello lo stile, una ricostruzione di diapositive a creare un puzzle, fino al colpo finale.
Francesca Pellegrino
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Ho vissuto la sensazione di assistere, affacciata da un balcone di una delle abitazioni di Bellano, allo scorrere delle vicissitudini di tutti i personaggi dai nomi strambi creati dallo scrittore. Una vera immersione, realistica, sembra di sentire le loro voci proseguendo la lettura. Ciò che non mi ha convinto è stata la sinfonia di storie, dovendo intrecciarne di diverse non mi ha permesso il necessario coinvolgimento. Si resta in superficie ad origliare.
Valeria Todisco