< La lieve scia dell’acqua di  Claudio Sarmiento (TabulaFati)

Qui di seguito le recensioni di LaLieveSciaDellAcqua raccolte col torneo 'nar' (tutte le fasi)

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Con scrittura pulita e scorrevole, l’autore ci porta a una serie di ricordi che si susseguono sul filo conduttore dell’acqua, con una precisione descrittiva viva e luminosa. Nonostante questo, il coinvolgimento resta superficiale e distaccato, non appossionando come ci si aspetterebbe.

Chiara Sannino

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Libro che nel complesso funziona, anche se vi sono diverse mancanze nel linguaggio e nella trama.
Specie nella prima parte, il testo risulta un troppo macchinoso e descrittivo. Troppi sono i sinonimi di acqua che l’autore infila in ogni frase, troppa la ricerca stilistica. Il risultato è un testo che parla troppo tramite le parole e pochissimo tramite le sensazioni.
Esempio di testo: “il caso vuole che ora, dopo un ennesimo sorsetto di tisana, mi lanci con un tuffo dove l’acqua è più blu e mi immerga fino a sorprendermi ancora una volta, come tante altre volte, per com’è profondo il mare."
"...mi accoccolo in posizione fetale e proseguo col mio bagno di musica"
Nella seconda metà del libro, grazie anche all’introduzione dei vari ricordi (e quindi a qualcosa da raccontare), questa forzatura viene meno, dando (letteralmente) ossigeno alla lettura.
La trama, di per sé, è molto semplice. Il protagonista, narratore in prima persona, si trova a casa da solo in un piovoso pomeriggio. E, complice la malinconia della pioggia, parte in un viaggio sulla via dei ricordi, tutti -ovviamente, legati all’acqua. Qua e là compaiono accenni all’ecologia e velate critiche allo spreco, ma senza qualcosa di concreto.
Secondo la mia opinione il libro fatica a prendere il giusto ritmo perché impostato come romanzo. Avrebbe avuto molte più possibilità se fosse nato come insieme di racconti, magari evitando anche gli iniziali capitoli, messi lì per dare un’introduzione.
Nel complesso è uno scrittore a cui concederei una seconda possibilità, ma non una rilettura del libro.
Voto: 6-

Giulia G. Molinari

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bello anche se a tratti un po’ pesante e noioso

Stefano Rudoni

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Il tema conduttore dell’acqua accompagna una collezione di ricordi sul passato e riflessioni personali raccontate dall’io narrante in prima persona, mentre svolge azioni quotidiane. Un romanzo introspettivo che, personalmente, ho trovato incredibilmente retorico e noioso. Mi chiedo come questo libro possa essere letto con piacere fino alla fine da qualcuno e, anzi, mi stupisco del fatto che sia stato pubblicato.

Cecilia Gorla

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Il romanzo infonde un forte senso di quiete, la lenta e perfetta descrizione del tempo atmosferico e di ogni semplice attività svolta dal protagonista ci permette di sentire subito la sua storia più vicina.
I preziosi ricordi che scandiscono la sua giornata ci accompagnano nel suo raccontano, lasciando una nostalgica bellezza.

Simona Giannavola

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Dolce racconto rievocativo della propria infanzia e giovinezza. Ricordi in cui tutti possiamo riconoscerci, ben raccontati, con immagini e toni aggraziati.
A volte un pò prolisso e in questo si rispecchia il tranquillo scorrere dell’età.
Non è un libro che porta il lettore a percepire un messaggio, il messaggio ce lo dona l’autore nelle ultime frasi in modo un pò frettoloso.
Trovo che questo libro manchi un pò di spessore, il testo è apprezzabile nel suo intento: un amorevole regalo al nipote

Edmea De Paoli