< La luna bianca di  Lorenzo Sassoli de Bianchi (Sperling)

Qui di seguito le recensioni di LaLunaBianca raccolte col torneo 'nar' (tutte le fasi)

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libro che risulta molto attuale trattando di una epidemia. All’inizio sembrava un po noioso, ma non appena entrati nel cuore della vicenda è risultato avvincente e molto realistico . il tema della scienza e della ragione che da sole non riescono a risolvere tutti i problemi degli uomini e della loro mente, ma che tentano in ogni modo percorrendo anche strade alternative. mai rinunciare a lottare , molto bello.

Susanna Sargentoni

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Il tema dell’epidemia di insonnia affascina e coinvolge; brillanti e numerosi i riferimenti letterari. La scrittura scorre ma lascia il segno.

Carolina Scarpa

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La trama insolita, la capacità narrativa dell’autore, la scrittura raffinata ed elegante, anche se talvolta complessa, rappresentano ottimi motivi per dedicare del tempo a questa lettura.

Gianluigi Fontana

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Lorenzo Sassoli De Bianchi torna con un nuovo magico romanzo. La Luna Bianca prende spunto da uno studio neurologico sull’insonnia e sfocia in un’opera in cui scienza e letteratura sono indissolubilmente legate. Neurologi esperti entrano in campo insieme a personaggi letterari, come Marquez o Joyce, per cercare una soluzione alla strana e sconosciuta malattia che minaccia i due fratellastri, Arturo Reghini e Corallo Reginelli, dallo stesso giorno in cui è stata diagnosticata alla loro zia. Così come le vite di tutti verranno sconvolte da questa strana e fatale insonnia, così anche il lettore rimarrà spiazzato da una storia in bilico tra sogno e realtà, tra magico e scientifico. La Luna Bianca è un romanzo quasi onirico che ti rapisce nella magia di un reale in cui tutto sembra essere possibile.

Lucrezia De Marco

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Circolo dei lettori
di Palermo “Eutropia”
Coordinato da Rosana Rizzo
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La “Luna bianca” di Lorenzo Sassoli de Bianchi è un libro fuori dagli schemi.
Narra di una misteriosa e pericolosa epidemia di insonnia, simile a quella diffusa da Rebeca a Macondo in “Cento anni di solitudine”, e di un piccolo, eterogeneo gruppo di persone che, per motivi diversi, si impegna per scongiurarla.
Il romanzo è onirico e visionario.
La prof. Luisa  Gherasi ed il suo assistente Aniceto Del Massa, i fratellastri Arturo Reghini e Corallo Reginelli, la figlia di Corallo, Carolina Reginelli, il sensitivo Lorenzo Stugav, sono personaggi surreali di un mondo sospeso tra il sogno e la realtà.
Sono lievi, positivi e spirituali e riusciranno ad avere la meglio sulla Luna Bianca.
E’ un libro sulla rilevanza del sogno e dell’istinto, sul fascino della luna, che rappresenta la parte più misteriosa  e meno razionale dell’esistenza.  
La vita ha più dimensioni, sembra dire l’autore, fermarsi a quella più concreta impedisce di cogliere l’essenza profonda delle cose.
L’idea di partenza è interessante e, in teoria, sarebbe potuto essere un libro molto intrigante.
In pratica, il romanzo risulta appesantito dalle troppe citazioni, dalla eccessiva ridondanza di ogni tipo di sapere, dalla ricerca dell’originalità a tutti i costi.

Francesca Castellano

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La lettura di questo libro non mi ha suscitato nessuna emozione e nessuna empatia. Non mi è piaciuto in quanto il tentativo di far convivere scienza e soprannaturale non è assolutamente riuscito. Le situazioni sono paradossali, troppo fantasiose e slegate dalla realtà. I personaggi sono o buoni o cattivi, essenzialmente buoni, e sono appiattiti in caratteri poco credibili. I sentimenti espressi dai personaggi sono molto basici e poco strutturati. Il linguaggio è semplice e poco evocativo. Altro difetto, a mio parere, è l’uso eccessivo di citazioni di autori importanti, in alcuni momenti sembra che l’autore non abbia niente di suo da dire.

Raffaela D’Attilio

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Non mi ci sono ritrovata, non mi interessa l’argomento e non mi piace il modo in cui è scritta la storia. Troppo inverosimile, impossibile per me entrarci dentro.

Nadia Zerbini

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In una città funestata da un’epidemia di insonnia, in cui la luna, bianca, dall’alto osserva lo scolgersi degli eventi, due fratellastri diametralmente opposti ed una neurologa tentano di scavare tra le pieghe della misteriosa malattia, per trovare la soluzione e la cura al nuovo male. Ma la medicina sola non riesce lì dove invece letteratura, magia, esoterismo possono venire in soccorso: e in questo libro di Lorenzo Sassoli de Bianchi letteratura e neuroscienza si uniscono, per dare vita ad una narrazione elegante e raffinata. Un libro insolito, straniante sotto certi punti di vista, soprattutto per la continua alternanza di punti di vista, ma ricco di rimandi e allusioni a molta storia della letteratura. Un romanzo che non segue gli schemi ma che si apre ed apre continuamente ad altri mondi e collegamenti narrativi, per chi sa leggere tra le righe della trama il background della vasta conoscenza letteraria che sicuramente ha l’autore. Uno stile dal tocco poetico, che fonde stile reale e metaforico, attraversato da un sentiero di sogno che ci conduce, come in un viaggio, ad interrogarci su uno dei misteri più profondi della nostra mente.

Maria Cristina Venti

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Bello e interessante. Ammetto che inizialmente ho un po’ storto il naso per la trama che mi sembrava inconsistente. Mi sono molto ricreduta. Il racconto si snoda in modo naturale e fluido, i personaggi sono ricchi di personalità e la scrittura è impeccabile, chiara e scorrevole. Oltre che pieno di scienza, si tratta di un romanzo su una malattia quindi è il campo in cui ci si muove, è ricco di letteratura. Vengono fatti riferimenti a James Joyce, Gabriel Garcia Marquez e Arthur Conan Doyle ed è una cosa che ho molto apprezzato. Nel complesso, un romanzo che se avessi visto in libreria avrebbe attirato la mia attenzione.

Gio Maru