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Un "amarcord" duro, passionale e potente dove i ricordi di sei amici, delle loro vite nell’Italia del ’68 costruiscono un affresco sincero di esistenze costrette a fare i conti con il loro passato. Ricordi che riemergono all’improvviso e per questo più difficili da addomesticare. Ma non è sufficiente "arrotolare il tempo" per recuperare l’energia e la forza di quegli anni scoprendo ciascuno dei sei - sulla propria pelle - come abbellire a posteriori le cose sia solo un trucco per dare importanza e senso a quello che si è vissuto e poi perduto
Calogero Messina
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Sei amici, compagni delle contestazioni studentesche del ’68, si ritrovano cinquant’anni dopo anziani ed estranei. La morte improvvisa di uno di loro li porta a parlarsi e a ritrovare l’amicizia che era andata perduta nonostante la forte ideologia che li accomunava. Temi centrali in questo romanzo sono lo scorrere inesorabile del tempo, la vecchiaia e l’amicizia. I dialoghi e le descrizioni sono molto dettagliate, a volte anche eccessivamente, così da rendere il romanzo forse troppo lungo e talvolta ripetitivo.
Alessandra Lazzari
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Definirei questo libro una sfida per diversi motivi. Prima di tutto, le troppe descrizioni e i riferimenti al passato, soprattutto nelle prime pagine, mi hanno allontanata dal racconto. La presenza di troppi personaggi e i dialoghi, il cui linguaggio ho trovato inadatto in determinati contesti, non mi hanno aiutata a calarmi nel racconto. Inoltre, da lettore accanito, sapere di avere dinanzi a me 420 pagine, l’inizio caotico non aiuta ad andare avanti nella lettura. Capisco il piacere di sovrapporre storie, di tornare indietro nel passato per raccontare in maniera più dettagliata fatti ed eventi, per poi comparare i personaggi, ma qualche volta “less is more”.
Mara Fasano
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Storie sogni e ideali di ragazzi che si intrecciano e come sfondo un decennio chiave della storia italiana. A tratti macchinoso nelle descrizioni degli aneddoti e quindi non sempre facile da leggere
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Un romanzo autobiografico che narra la storia di una ’reunion’ di 6 settantenni amici di liceo per ricordare il 50.o anniversario del loro evento più rivoluzionario--un viaggio in Francia in autostop da Roma. Mah... Una sessione di autocoscienza plurigiornaliera tra un ex-convento, una gita al lago di Piediluco, una serata goliardica tra i locali dell’alto Rietino, un funerale atipico, un pranzo finale nella trattoria. di un tempo. Lento, confuso, improbabile per più di 400 pagine. Ma quale rivoluzione? Ma quali memorie? Ma quale manutenzione? No. Non mi è piaciuto.
Michele Mercuri, USA