< La medicina che non c’è di  Ottavio Davini (Dedalo)

Qui di seguito le recensioni di LaMedicinaCheNonCE raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Un testo essenziale e profondo, rigoroso e preciso. L’autore ci accompagna, senza retorica, in un percorso di analisi della scienza e della medicina quali mezzo necessari per affrontare le sfide emergenti e ci mette in guardia dalle facili e pericolose semplificazioni. Con un linguaggio chiaro e diretto sottolinea il valore della complessità e l’importanza del pensiero critico, indispensable strumento per riconoscere ed accettare l’incertezza come parte della vita.

Cristina Ferrero

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Di agevole lettura è interessante

Franca Ariola

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Anche questo argomento molto interessante, scritto in modo scorrevole è chiaro, una lettura piacevole fino in fondo

Raffaella Anna Serravalle

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Un libro congegnato in modo da stimolare continuamente il senso critico del lettore, capace di ispirare riflessioni sulla società moderna e proporre mezzi concreti per sviluppare un metodo scientifico di studio e comprensione della stessa.

Sara Roncarati

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Ho scelto il libro 1 in quanto tema di grande attualità, ma potrebbe essere a parimerito con il libro 2 relativamente all’interesse che hanno suscitato in me.
Nel primo libro viene chiaramente descritta e argomentata l’impossibilità di avere , tramite esami e accertamenti, una qualsivoglia patente di salute.
Viene inoltre evidenziata, in particolare attraverso la teoria del complotto, come è nato il movimento no vax

Cinesi Roberta

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Il tema per quanto esposto in modo comprensibile anche ai "non addetti ai lavori" non ha stuzzicato la mia curiosità; non è un tipo di libro che finirei se non necessario

Elena Saviolo

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Una lettura che scorre veloce. Un testo breve e interessante che fa riflettere il lettore sui limiti della medicina con argomentazioni riportate in maniera semplice nonostante la loro complessità ( ad esempio ho apprezzato i riferimenti alla dinamica dei sistemi complessi)

Maria Pane

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Ottimo testo breve, scritto con linguaggio chiaro e fluido che ne agevola l’immediata e la lineare comprensione.
Ho molto apprezzato l’equilibrio, la sostanziale professionalità e l’oggettività con cui l’autore ha passato in rassegna diverse argomentazioni in ambito medico certamente attuali e di sicuro interesse anche ad un pubblico esteso, ma non per questo prive di complessità e di insidie espositive e argomentative.
L’autorevolezza e lo spessore di scienziato del Dott. Davini hanno permesso di rendere semplice e gustosa la lettura dei vari capitoli, personalmente ho tratto molte informazioni utili e trovato conferma a mie idee di fondo. Ho inoltre incontrato diversi concetti qui appena accennati, veri e propri assist, che mi propongo di analizzare e documentare in quanto utili per mia cultura personale e, di riflesso, anche in ambito lavorativo (es. effetto Dunning-Kruger, pensieri veloci e lenti, strategia/tendenza a Cherry Picking, indicatore H-index).
Molto apprezzabile, infine, gli utili rimandi ad approfondimenti che si incontrato nelle pagine taggati con QR Code, ritengo un metodo positivo e vincente per stimolare l’interesse e la curiosità ad aumentare le proprie personali conoscenze.
Libro che assolutamente mi sento di consigliare, due ore scarse di lettura che a mio modesto parere rappresentano un ottimo investimento culturale.

Fabio De Biasi

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L’epidemia in corso ha evidenziato le carenze del nostro sistema sanitario che è schiacciato fra i problemi economici, la scarsa programmazione politica e le false certezze del Web. Il Dottor Davini evidenzia le criticità del sistema. Un saggio etico che ci propone delle soluzioni possibili e urgenti.

Luigi Capeleto

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Questo libro, un testo scritto da un medico per tutti e quindi anche per noi medici, tratta il tema della diffidenza nella medicina post Covid.
L’autore ha analizzato le molte domande e i molti dubbi che si pongono i comuni cittadini ed ha cercato di dare una risposta, almeno parziale.
ho apprezzato il tema, ma nn è stata una lettura semplice. forse l’argomento era troppo difficile per il mio cervello, già stanco dopo una giornata lavorativa impregnativa.

Elisa Croci