< La musica sul vento di  Marco Steiner (Salani)

Qui di seguito le recensioni di LaMusicaSulVento raccolte col torneo 'nar' (tutte le fasi)

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Mi ha ricordato atmosfera di un vecchio film western
Protagonista molto sfortunato
Purtroppo non è il genere

Valeria Pittaluga

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È un libro che mi ha rapita. L’ho letto d’un fiato. La storia,narrata a due voci, è coinvolgente (anche se forse con qualche "vuoto" di trama), i protagonisti ti entrano nel cuore, la scrittura fluida, in grado di cambiare registro a seconda di chi ci parla e soprattutto una menzione di rilievo va ai luoghi: la pampa, le Ande, la terra del fuoco, la fin du Mundo. È come se i deserti, le montagne, le foreste, l’oceano siano lo specchio delle vite di Morgan e Maria. Si sentono gli echi di Corto Maltese, che amo, in diversi aspetti del libro.

Manuela Montignani

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La storia di Morgan Jones si svolge in Sudamerica, una vita dura e piena di avvenimenti. Mi è piaciuto: le descrizioni catturano l’attenzione, i periodi sono secchi e precisi senza eccessi o parole in più del necessario. Bisogna stare attenti ad ogni periodo, gli avvenimenti si susseguono con velocità. La scrittura richiama l’aridità della pampa sudamericana.

Irene Pollini

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Libro affascinante sia dal punto di vista stilistico che della narrazione. Storia avvincente e personaggi ben delineati soprattutto dal punto di vista psicologico. Libro letto tutto di un fiato!

Michela Sanfilippo

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Un romanzo d’avventura che trasporta il lettore fino ai confini del mondo; un viaggio per terra e per mare, in cui il protagonista, Morgan Jones, si affida all’istinto per sopravvivere.
Morgan è condannato ad un inferno che lo rincorre senza tregua; e l’incontro con Maria Leibowitz, una prostituta, lo travolgerà in un vortice di vicende estreme.
Sia lui che Maria sono dei sopravvissuti, anime sole e senza pace; la loro vita è un continuo lottare. Spinti da una promessa e da un incarico, intraprendono un viaggio insieme, intersecando le loro vite.
L’autore scrive un romanzo ricco di colpi di scena, descrizioni mozzafiato e personaggi con un’identità fuori dal comune; un romanzo che permette di riflettere sulla strage di intere popolazioni indios e sulle crudeli condizioni di vita.

Viola Del Zanna

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La musica del vento ( M. Steiner)

Dopo un incipit e una parte iniziale che ritengo un po’ faticosi, la storia si sviluppa mediante una buona struttura narrativa e un ritmo incalzante. Ben descritti gli ambienti ostili tipici dei romanzi d’avventura che fanno da sfondo a storie di emigrazione, povertà e disperazione; a mio avviso, uno degli aspetti migliori del romanzo è stata la presenza di un’atmosfera visionaria creata in modo efficace dall’autore. Ho apprezzato anche la scelta di alternare le voci narranti dei due protagonisti, i due cuori pieni di rabbia e risentimento di Morgan e Maria.
L’autore è stato abile nel gestire la complessità dovuta al gran numero di personaggi che si incontrano e di diverse storie che si sovrappongono; non sempre hanno incontrato il mio gusto i dialoghi che , a mio avviso, ricalcano un po’ troppo clichè scontati del genere avventura e il linguaggio tipico dei fumetti.

Margherita Vigone

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Una storia d’avventura un po’ d’altri tempi, con un ritmo incalzante che rende difficile staccarsi dal libro.
Un viaggio non solo fisico, ma anche spirituale, alla ricerca di una connessione profonda con la Madre Terra.
Una storia di vendetta personale e di rivalsa davvero ben scritta!

Senia Irelli

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La narrazione che viene sviluppata nel romanzo di Steiner è efficace come un fumetto d’avventura (lo scrittore ha collaborato a lungo con Hugo Pratt, creatore di Corto Maltese) e scorre, pur con qualche parentesi introspettiva a volte troppo descrittiva, sino alla fine, sciogliendo la storia nel suo epilogo. Interessante è lo sdoppiamento dell’io narrante durante lo sviluppo del racconto che arricchisce di intensità I personaggi di Morgan Jones e di Maria Leibowitz, entrambi alla ricerca della libertà e di una nuova vita.

Giuliana Ballarini