< La pace del lago di  Domenico Capotorto (Robin)

Qui di seguito le recensioni di LaPaceDelLago raccolte col torneo 'nar' (tutte le fasi)

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La pace del lago.
Caportorto è un’artista a tutto tondo. Nel libro precedente emerge con forza la sua passione per la musica. Nel libro la pace del lago, ci porta invece nel mondo dell’arte figurativa, attraverso la descrizione dell’attività e passione del personaggio principale.
Ma tra le righe di questo appassionante giallo a sfondo psicologico, troviamo la musicalità della sua espressione artistica, grazie alla scelta di una scrittura armonica e nel contempo asciutta, non ridondante.
Il finale pur essendo prevedibile almeno da metà libro, tiene in sospeso la speranza del lettore di essersi sbagliato, di poter concludere la misteriosa scomparsa con una fuga di salvezza della moglie e dei figli.
Ho trovato la conclusione leggermente affrettata, come se anche l’autore non vedesse l’ora di poter punire il protagonista, consegnandolo alle forze dell’ordine.

Mi è piaciuto di più questo testo rispetto all’altro titolo da voi proposto.

giuseppina gaeta

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Mi è piaciuto:il preferito fra i due per tipo di scrittura e narrativa.
Ho apprezzato i personaggi fin dall’inizio.
La storia mi ha incuriosito, chi partecipa alla storia ha profili ben fatti ed accattivanti...ho immaginato luoghi e persone con nitidezza fino alla fine.

Valentina Lascialfari

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Questo libro cerca di affacciarsi al panorama del genere giallo, senza mai davvero riuscirci, purtroppo. Un susseguirsi lento di eventi che lascia spazio a troppe digressioni. Una trama improbabile che trova pace solo con un finale dal sapore amaro.

Francesca Garbagnati

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Il romanzo è piuttosto breve e risulta scorrevole: la narrazione entra subito nel vivo e la suspence rimane alta. Il protagonista e narratore è ben caratterizzato, ma gli altri personaggi li conosciamo quasi solo attraverso i suoi "spiegoni" invece che attraverso i loro comportamenti e le loro azioni. Il testo non è curatissimo, ma si lascia comunque leggere abbastanza volentieri, soprattutto nella seconda parte che ha molto più ritmo rispetto alla prima: non lo boccio, ma non lo promuovo nemmeno completamente. Ci sono certamente letture peggiori con cui passare qualche ora, ma anche decisamente migliori: credo che l’autore abbia del margine di miglioramento.

Francesca Funicella

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Il protagonista de "La pace del lago" mi è risultato subito ostile. Lì per lì ho pensato che fosse un bene, in quanto mi ha suscitato forte emozione negativa e chissà come si sarebbe sviluppata tale trama ed emozione.
Andando avanti con la lettura però, non è cambiata questa emozione ed anzi si è fatta più intensa poichè ho percepito in lui sicuramente tanta sofferenza data da un passato non elaborato, ma anche tanto egoismo di fondo.
L’ambientazione e la sua professione di artista rendono sicuramente interessante la trama

Valentina Bacchi

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Libro interessante e coinvolgente, storia scorrevole. Perfetto per gli amanti del genere noir/thriller.

Martina Pezzotta

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Il romanzo è basato su cliches: arte e trasgressione, donne “vampire” o donne amorevoli diventate tali dopo l’esperienza della maternità (mi riferisco alla moglie del protagonista, che ha una brevissima parentesi di trasgressivitá, molto presto abbandonata per rivestire i ruoli canonici di moglie e madre).
E va da sé che la trasgressione non può che essere in ambito sessuale.
Poco credibili il protagonista e in genere i personaggi, il finale prevedibile. Scrittura non indimenticabile.

Delia Difonzo

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Un giallo raccontato in prima persona da un artista: un uomo che spesso e distaccato dalla realtà perché assorbito nella creazione delle sue opere si trova suo malgrado al centro del mistero.

Tiziana Mogavero