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Vincenzo Profeta - La Palermo male
Troppo comodo vomitare una teoria di parolacce inquadrate in schemi imitativo-futuristi, con pensieri smozzicati e inquadrature sghembe, affastellate tra loro, per ’stupire’ il lettore.
Io non sono stupita, né scandalizzata, solo irritata da questa esibizione di narcisismo letterario fine a sé stesso. Consiglio a Vincenzo Profeta di leggere molto e scrivere meno.
Liana Isipato
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Grottesco, provocatoriamente volgare, sfidante nei confronti del lettore. Tentativo interessante e stimolante di de-strutturazione e ri-costruzione degli schemi classici di testo. Verso il meta-verso. È la lenta e vorticosa caduta nella bolgia infernale di una Palermo #malemale. Sull’uscio di questo nuovo girone dantesco, l’io-narratore s’accascia, abbandonandosi allo sproloquio di un flusso di (in)coscienza inarrestabile.
CM
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Forse non l’ho proprio capito. O forse non ne ero pronta. Il cambio repentino di argomenti, grafica, font, colori - inseriti in una sorta di flusso di coscienza - mi distraevano molto.
Alice Momolo