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Personaggi avvincenti e tanta musica ad accompagnarli in un percorso che li porterà lontano dalla perfezione ma vicino alla vita pulsante.
Gaia Mondini
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Il libro tratta tematiche generaliste con un po’ di cliché. Non mi ha conquistato.
RB
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L’uso costante della tecnica narrativa dell’intreccio rende coinvolgente la lettura. La scrittura è chiara e lineare ma la trama è abbastanza scontata.
Marta Marucci
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Invece il tentativo di Martucci di creare una lingua personale ed adatta a descrivere la congestionata vita moderna, pur con qualche compiaciuto eccesso qua e là, mi sembra riuscito. Inoltre è bravo nel rendere i concetti che le storie sono sempre a termine perché niente dura per sempre, che la perfezione esiste solo nei sogni ad occhi aperti, e che i matrimoni che durano sono frutto di continui compromessi. Voto 6+
Silvia Barbieri
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Un romanzo che parte in sordina ma che poi si dipana in modo sorprendente molto profondo e coinvolgente.
Molto interessante.
Mariangela Cavaglia’
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Scorrevole, trama non scontata che ti invoglia a rimanere incollato alle pagine. La perfezione tanto ostentata in pubblico può nascondere insoddisfazione e segreti anche nelle migliori famiglie!
Laura @myreadingperson
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Inizialmente ero un po’ prevenuta perché i personaggi sono di un ambiente molto distante dal mio. Proseguendo nella storia di questo politico ricco e arrivista invece ho colto le sue fragilità, il desiderio di recuperare una vita più sincera e vicina agli altri, per primi i suoi figli.
Emanuela Liotta
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Giovanni Marzorati
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Il titolo “La perfezione” nasconde un mondo e una società italiana che perfetti non sono. I protagonisti sono “maschere” vagamente pirandelliane che nascondono un vuoto di valori, di sentimenti e di umana sensibilità. Anche Diego (uno dei personaggi principali) aspirante politico, più di una volta dice al popolo non interessa che i politici siano onesti. “Gli ideali sono fantasie da adolescenti”. Gli altri personaggi, spesso confusamente introdotti, sono personificazioni di degenerazioni di tutti i tipi. Il romanzo è debole anche nella descrizione degli ambienti. Sulla scena ci sono le più belle città italiane: Milano, Bologna, Roma, Napoli, ma tutto si riduce a bar, vino, birra e canne. Il romanzo è senza sostanza, confuso e vacuo.
Maria Luisa Tacchi