< La peste antonina. Storia della prima pandemia: dalla Cina alla Roma i di  Giuseppe Testa (Salerno)

Qui di seguito le recensioni di LaPesteAntonina raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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La storia della Pesta Antonina, una delle pandemie più affascinanti della storia, ci viene proposta in questo saggio attraverso una riflessione molto dettagliata, chiara e comprensibile. L’aspetto più accattivante di tutto ciò è il paragone automatico con ciò che stiamo vivendo oggi: anni fa non ci saremmo mai aspettati che un’epidemia come la Peste Antonina potesse essere paragonata alla nostra contemporaneità. Eppure, sfortunatamente è cosi. Sicuramente la menzione e il collegamento alla nostra realtà rende più interessante la lettura di questo saggio. Personalmente trovo molto acuta la scelta di proporre al pubblico di oggi, visti i tempi che corrono, un tema simile: d’altronde le pandemie ci sono state anche nel passato e capire il loro funzionamento, la loro diffusione e il modo in cui hanno colpito la popolazione di un tempo, ci fa sentire immersi in un mondo non così tanto diverso rispetto a qualche millennio fa, costretti ad affrontare le stesse difficoltà.

Matilde Elisa Sala

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Giuseppe Testa, nel suo saggio dedicato alla peste antonina, analizza e ricostruisce l’arrivo della prima pandemia dalla Cina in Occidente, evento considerato causa remota della crisi dell’Impero romano.
Una vicenda complessa e tragica che presenta molte anologie con l’attuale pandemia da COVID-19.

noemi di muro

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Forse l’interesse nel capire certe dinamiche storiche può aiutare a comprendere i giorni d’oggi... Le varie evoluzioni storiche che, bene o male, son sempre ritornate in quest’ultimi anni

Federica Nanni

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il libro rivolto a tutti coloro che, attraverso un analisi storica, vogliono cogliere il significato e le ragioni dei nostri tempi sofferti. vuole scoprire le pandemie nei secoli un parallelo con il covid 19 dalla Cina a noi.

Gennaro D’Agostino

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Buona estate

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Un interessante excursus storico sulle ipotesi di come si sia generata la prima manifestazione virale della storia a cui si può associare il termine di pandemia.
Linguaggio facile, anche se in alcuni momenti mi è parso un po’ confusionario, soprattutto quando mette a confronto teorie diverse per spiegare lo stesso fenomeno.

Cinzia B.

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Una malattia letale fu causa della morte di milioni di persone ai tempi dell’imperatore Marco Aurelio e dopo di essa iniziò il lento declino del potere di Roma. Parallelamente una epidemia fu alla base della crisi della dinastia Huan in Cina. Si tratta della prima , documentata pandemia della storia. Dal confronto delle fonti storiografiche latine e della Cina imperiale emergono le analogie tra questi eventi ed il possibile punto di contatto tra questi due mondi lontani , che potrebbe essersi verificato tramite la Persia ed i commerci con i mercanti di Bagdad. Il testo fa riflettere su un tema molto attuale ,la correlazione tra vicende storiche, mutamenti ambientali indotti dall’uomo e particolari situazioni climatiche e sociologiche come concausa dello sviluppo di nuove infezioni letali .
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Laura Matteucci

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Il secondo libro, La Peste Antonina, l’ho trovato molto più completo e organico, sicuramente, valutando l’argomento, è stato normale trovare dei toni meno sarcastici e più didascalici.
Nel complesso però è risultato più attinente al genere di riferimento.

Lucia Savatteri

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Che saggio pazzesco questo di Giuseppe Testa! Difficile da seguire, anche per un linguaggio molto tecnico e per la ricchezza delle informazioni dettagliatissime, ma sicuramente affascinante. Difficile anche la tesi sostenuta dall’autore, anche perché sono pochi gli appigli, le fonti storiche "certe" a cui rifarsi. La Peste Antonina resta uno dei grandi misteri della storia. L’autore né da una visione innovativa: partendo dalla recente esperienza del Covid 19 e analizzando le fonti storiche latine e cinesi ne deduce che la peste è la prima delle pandemie nate in Cina e arrivate a Roma attraverso un complicato intrico di contatti tra popolazioni diverse. Un cortocircuito lo definisce l’autore, causato da una serie di eventi quali l’incremento demografico selvaggio, lo sviluppo dei traffici commerciali, lievitazione della ricchezza con conseguente richiesta di prodotto esotici insieme al desiderio di dominio e sopraffazione della natura da parte dell’uomo. Dopo questo cortocircuito nulla sarà come prima sia all’est che all’ovest.
Affascinanti le discipline interpellate a sostegno della sua tesi: dall’archepatologia, all’epigrafia, dall’archeologia alla demografia. Enorme il lavoro di ricerca di fonti storiche da parte dell’autore che rimane per me la parte migliore del saggio.
A volte si fa fatica a seguirlo nella minuziosa ricostruzione storica, tanti i nomi, altrettanti i luoghi descritti e riportati ma indubbiamente coinvolgente.

Antonella Costanzi

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Parlare di pandemia nel periodo in cui siamo (forse, si spera) reduci dal Covid-19 (sarebbe meglio dire dalla, Covid-19, al femminile, visto che l’acronimo Covid sta per Corona Virus Disease, e disease - cioè malattia -, è un sostantivo femminile; ma ci adeguiamo alla forma al maschile che nell’uso comune ha preso il sopravvento) non è una novità. Tutt’altro. Eppure il libro in questione dà un suo contributo originale, molto interessante e tutt’altro che scontato. La cosiddetta “opinione pubblica” si sente autorizzata ad affrontare il tema vestendo i panni (fallaci) di esperta in materia, e qualsiasi argomento che avvalori o (neghi) l’esistenza di un contagio diffusosi in tutto il mondo solleva reazioni emotive esagerate sia tra i sostenitori sia tra i detrattori dell’esistenza di un effettivo contagio diffusosi in tutto il mondo. A mettere un po’ di pace nelle dispute Covid sì, Covid no, il Covid esiste, il Covid è una fandonia, Sì vax – no vax, questo studio scientifico ha come oggetto, come recita il sottotitolo, la “Storia della prima pandemia dalla Cina alla Roma Imperiale”. La lettura di questa opera ci trasporta indietro nel tempo di poco meno di due millenni, in un’area geografica immensa, soprattutto se rapportata alla velocità dei viaggi nel periodo dal 166 al 180 d.C. La distanza temporale dai nostri giorni contribuisce a placare gli animi e predispone all’ascolto di qualcosa che è molto più di una teoria, suffragata da molteplici prove, testimonianze e ricerche di studiosi di varie discipline. Stupisce il fatto che nel periodo preso in questione si possa istituire un parallelismo stringente tra l’Impero Romano e l’Impero Han in Cina. E stupisce rintracciare, ora come allora, a base del dilagare della pandemia gli stessi elementi: lo stravolgimento da parte degli uomini dell’equilibrio ecologico, l’alta densità della popolazione e una vasta rete di comunicazioni e contatti. Interessante osservare anche il percorso identico delle due pandemie, quella antonina e quella odierna, dalla Cina verso Ovest. Anche senza essere sinologi o fanatici di storia romana o si possono apprezzare il rigore, l’onestà intellettuale e la profondità di questo saggio, che ci dà l’opportunità di imparare qualcosa di nuovo su un argomento su cui sembrava tutti avessero già detto tutto e il contrario di tutto.

Anna Martano Grigorov

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Il saggio di Giuseppe Testa si dimostra un’opera ben strutturata, complessa ed erudita che, traendo ispirazione dalla recente vissuto pandemico, ripercorre, attraverso il confronto delle fonti storiografiche latine e cinesi, gli itinerari epidemiologici della Peste Antonina, simili a quello del Covid-19, che hanno colpito nell’antichità le umani genti.
La particolarità del saggio sta nel fatto che l’autore affronta la problematica della Peste Antonina evidenziando una struttura originale, ponendo il punto di vista su un piano differente dalla mera narrazione storico-scientifica, arrivando a formulare, anche, ipotesi che in parte trovano collegamenti con il nostro tempo, senza tralasciare gli effetti ferali derivanti anche dall’intensificazione di scambi commerciali e sociali collocabili in un quadro esteso a connotazione globale.

Michele d’Apuzzo

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Per sempre grazie per poter leggere questi libri, altrimenti difficili anche da reperire …
Questa volta la scelta è ardua perché mi sono molto piaciuti entrambi.
Voto il primo perché amo molto la “storia” e questa dissertazione, accuratissima, è piena di rimandi che andrò di sicuro ad approfondire

Giovanna

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Ho scelto questo libro forse perché, visti i tempi, il tema della pandemia riscuote una certa curiosità. Detto questo, la narrazione è piacevole e le informazioni risultano essere molto interessanti ed approfondire.

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"La peste Antonina" è un saggio frutto di una analisi di quanto recentemente abbiamo vissuto basato sulla ricostruzione di uno dei più importanti precedenti similari di manipolazione umana della natura e, pertanto, rappresenta un ottimo spunto di riflessione per approfondire la relazione tra le evoluzioni proprie delle infezioni e pandemie e la storia dell’uomo.
La lettura è impegnativa, ma al tempo stesso scorrevole, ricca di informazioni, dati e riferimenti linguistici del passato.

Fabiana Saccone

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È un libro che fornisce informazioni storiche sulla evoluzione delle epidemia in parallelo con i grandi eventi storici. Di un certo interesse.

Andrea Naselli

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Il saggio racconta probabilmente la più antica e misteriosa pandemia della storia, comparsa nella seconda metà del II° secolo dopo Cristo.
Questa pandemia, chiamata “peste Antonina”, è tutt’ora misteriosa per certi versi, ma è stato possibile ricostruirne ogni dettaglio sulla base delle testimonianze lasciate dai massimi storiografi dell’antica Roma. La peste Antonina devastò l’Impero romano al culmine della sua espansione, provocando circa dieci milioni di morti, e fu l’inizio della crisi che tre secoli dopo avrebbe dissolto l’Impero d’Occidente.
Questo saggio è ambizioso e stimolante, ricco di informazioni, progettato per fornire interpretazioni utili a capire non solo gli usi, i costumi, i commerci dell’antica Roma, ma anche gli intrecci con il mondo orientale, in particolare la Cina.
L’autore si avvale delle testimonianze di Plinio il vecchio, Plutarco, Orazio, Tacito, Svetonio, Erodoto, Cicerone, Tito Livio, ma anche di storici, scienziati, antropologi contemporanei.
Scontato sottolineare che il confronto è costante con la pandemia Covid 19, che stiamo vivendo e che ci ha fatto sentire per molti versi nella stessa drammatica incertezza, vissuta da genti e nazioni che un tempo si trovarono esposte inermi a mali ignoti e inafferrabili.
Il saggio ci porta anche a riflettere sul fatto che l’esplosione di una pandemia è sempre la conseguenza di una combinazione di fattori naturali e fattori sociali, inoltre appare evidente dalla lettura del saggio che, più l’uomo impara circa la storia evolutiva delle infezioni che ci attaccano, tanto più si verifica l’esistenza di un’intima connessione tra lo stato dell’umanità e quello del pianeta, compresi gli animali e le piante con i quali condividiamo la Terra.
È stata una lettura interessante, ma anche molto impegnativa e a volte molto faticosa; a mio parere il saggio poteva essere forse più efficace se fosse stato più sintetico e meno prolisso.

Annalisa Pilotto

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Libro interessante che racconta le prime epidemie documentate nella storia dall’antica Roma alla Cina.
Scritto bene e lettura avvincente ed esauriente soprattutto in questo periodo storico.

Alessio Giavazzi