< La porta dipinta di  Piero Isgrò (Arkadia)

Qui di seguito le recensioni di LaPortaDipinta raccolte col torneo 'nar' (tutte le fasi)

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Riflessivo, accurato, uno svolgimento impeccabile ed una descrizione interiore convincente e avvincente. Forse a volte un po’ saccente.

Riccardo T.

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Mi piace molto il protagonista, Nicola, la sua incapacità di scegliere che fa riflettere sulla complessità delle relazioni. Molto bella è anche la figura della figlia Grace un po’ fata ed un po’ saggia. Tanti ed attuali sono gli spunti che offre il libro sulla dittatura e su come i regimi oggi, come allora, calpestino i sogni e le speranze di un’intera popolazione.
Sicuramente è un bel libro da leggere e donare.

Annamaria Sisto

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Circolo dei lettori
di Roma 6 “Barbara Cosentino”
coordinato da Cecilia Gabrielli
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In un momento storico caratterizzato da grandi cambiamenti epocali, Piero Isgrò colloca il suo romanzo “La porta dipinta”.
Con accuratezza e malinconia racconta il contrasto fra ragazzi che erano liberi di volare e i loro coetanei che stavano attaccati a terra ai quali i carri armati avevano distrutto i sogni.
Con introspezione racconta la storia di chi aspetta che la vita scelga per lui e che gli dia la soluzione che non sa prendere e con grande pathos e delicatezza racconta di chi, invece, forse non ha mai avuto l’opportunità di scegliere e non riesce neanche più a sognarlo.

Anna Maria Proia

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Bellissimo romanzo, in cui si intrecciano la vita dei protagonisti e le vicende storiche realmente accadute  a partire dal 1969, anno dello sbarco dell’uomo sulla luna. La storia narrata è delicata ma accompagnata da un costante velo di tristezza e di irrequietezza del protagonista.  Ho apprezzato il modo di scrivere lineare.

Rosanna Laterza

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Romanzo scritto con eleganza, ma a tratti un po’ lento. Lettura non semplice, nonostante l’intento dell’autore di alleggerire con la storia raccontata l’importanza del momento storico che fa da cornice.
Siamo a Praga, nell’anno dello sbarco americano sulla Luna e dopo l’invasione delle truppe del patto di Varsavia.
Nicola, il nostro protagonista siciliano,  giunge in compagnia di un gruppo di amici per manifestare insieme a tanti altri studenti in piazza San Venceslao, nel luogo del simbolico martirio di Jan Palach che, per protesta, si è dato fuoco.
Qui conosce l’amore di Regina, istintivo, passionale, totale. Non saranno poche le difficoltà che incontrerà e lui si rifarà una vita senza di lei, lontano.
Nonostante tutto il richiamo del suo amore ceco non lo abbandonerà mai e sarà, come sempre, il destino a giocare un ruolo fondamentale.
Un romanzo storico e autobiografico con una spiccata nota di introspezione psicologica.

Idamaria Marini

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Tutto sommato carino, ma ho trovato la storia un po’ scontata. Nulla di nuovo insomma.

Anna Politelli

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La porta dipinta e’ un romanzo scritto con grande sensibilita’ e introspezione. E’ una storia di incontri e di separazioni sullo sfondo di eventi storici importanti, i personaggi sono descritti in modo molto profondo e intenso. Bello.

Fabiana Benedetti

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Scorrevole nella lettura,avvincente

Anna Maria Di Gaetano

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Mi è piaciuta molto la storia e le differenze tra i vari protagonisti

Francesca Colli