< La privatizzazione della conoscenza di  Massimo Florio (Laterza)

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Argomento interessante e trattato in modo pertinente.

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È un libro che spiega con parole semplici e accessibili a tutti il punto di vista dell’ autore.La scienza nasce come bene pubblico ma finisce con l’ essere privatizzata e questo conduce a disuguaglianze sociali e disparità dei redditi e patrimoni che minano la convivenza sociale.

Saviani Alessia

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Il tema della finanza non mi affascina. Poco discorsivo, non per tutti.

Giacomo Planeta

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La privatizzazione della conoscenza apre uno spiraglio di possibili azioni all’interno dell’ingessato dibattito politico italiano (e non solo).
Da anni ormai sappiamo che la vera sfida che abbiamo davanti è quella ambientale, eppure rischiamo, come umanità, di rimanere invischiati tra la declamazione di buone intenzioni (da ultimo l’accordo di Parigi) e gli interessi economici dei singoli stati (e dei cittadini che rappresentano).
Massimo Florio, in questo saggio, fa una proposta concreta partendo dall’analisi del percorso attraverso cui la produzione di conoscenza, finanziata con risorse pubbliche, si trasforma in ricchezza per pochi privati invece di diventare strumento per risolvere le sfide comuni.
La proposta ha il pregio di offrire un’alternativa al "mercato", vissuto sempre più come unica realtà percorribile. Rischia, tuttavia, di cullare noi cittadini nell’illusione che ogni problema (presente e futuro) sarà risolto senza una responsabilizzazione personale, ma grazie a miracolose innovazioni tecnologiche.

Luigi Verducci

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INTERESSANTE , MA AVEVO GIA LETTO UN TESTO DI GAINSFORTH SU airbnb E QUINDI NON MI HA EMOZIONATO

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Bello ma pesante

Fabio Schiavolin