< La profezia perduta di Giordano Bruno di  Roberto Ciai, Marco Lazzeri (NewtonCompton)

Qui di seguito le recensioni di LaProfeziaPerdutaDiGiordanoBruno raccolte col torneo 'nar' (tutte le fasi)

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Romanzo storico.
Gli eventi che hanno portato al processo e condanna di Giordano Bruno. Libro molto lungo e pieno di accadimenti che esigono grande attenzione

Anna Sepe

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Intrigante dal primo capitolo. Un romanzo storico che avvicina e appassiona alla figura di Giordano Bruno. Un uomo segnato e travolto ingiustamente dagli eventi. Vittima di una società retrograda e stantia. Una perdita precoce, violenta e incolmabile dal punto di vista culturale.

Giulia Sodano

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L’immagine iniziale a tinte forti e il linguaggio immediato ti trasportano immediatamente sulla scena e rendono subito la narrazione intrigrante. Poi l’ambientazione storica è tra le più interessanti che si possano sfruttare in cui sono più le luci che le ombre.

Paola Olivadoti

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Questo "romanzo storico" non mi ha particolarmente entusiasmato forse perché non amo molto il periodo storico di svolgimento e la struttura a "diario" a volte è risultata un po’ noiosa.

Maurizio Rossi

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Romanzo storico con un tema interessante scritto in modo avvincente, a tratti crudo. In realtà non avevo mai letto molto su Giordano Bruno, ma questo libro mi ha catturata dalle prime pagine non sono riuscita a finirlo ma lo comprerei volentieri.

Raffaella Georgescu

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Bellissimo romanzo storico. Il capitano John Corso, guardia personale della Regina "vergine Tudor", perora, presso la stessa, la causa di Giordano Bruno "homo di grande scientia, patrone di una visione del mondo fatale e hardita, ribelle eppur coherente", denunciato all’Inquisizione da una persona che lo aveva ospitato e ne era stato mecenate, il nobile Mocenigo. Il racconto dei 50 giorni che precedono il rogo si alterna con episodi tratti dalla vita della Regina; le vicende si snodano fra Londra, Venezia e Roma, svelando intrighi e macchinazioni che nulla hanno con la Fede e l’eresia. Alla proposta di salvezza, Giordano Bruno rifiuta con parole che trasudano la sua semplice umanità che tuttavia anela all’alto come una fenice capace di "rinascere e volare, deporre la mia anima per poi riprenderla una seconda volta, salire in alto al modo dell’incenso nella meravigliosa trappola di Dio". Trentaquattro anni più tardi, tre bombe lacerano il cielo di Roma e ridanno la luce a quella fenice e alle parole "Mors Nihil". In fondo "Il problema delle parole è che nella mia bocca hanno il senso che voglio, ma nelle tue orecchie il senso che vuoi tu".

Sara Giannetto

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È un interessante affresco su un periodo buio della nostra storia e si narrano le vicende inerenti al processo a Giordano Bruno. Il romanzo scorre con riferimenti storici e personaggi reali e di fantasia che rendono la lettura piacevole pur trattando argomenti impegnativi con descrizioni a volte crude e di grande effetto. I personaggi sono ben delineati e il mio giudizio sul romanzo è complessivamente positivo, anche se non credo che potrei decidere di farne omaggio se non a chi è decisamente interessato al periodo o al protagonista

Fabiana Novembre

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Argomento interessante perché mette in luce un aspetto non evidente del periodo storico del trionfante rinascimento.Si tratta di un’epoca di violenza e crudelta’,descritta senza remore.
La narrazione non fa sconti e a me è parso eccessivo indulgere su topi,schifezze varie particolari di efferati omicidi.Emerge in tutta la sua potenza la forza del pensiero di Giordano Bruno.Molto efficace la descrizione del bombardamento di Roma pur nellok scarno resoconto