< La ragazza con lo zaino verde di  Elisa Castiglioni (IlCastoro)

Qui di seguito le recensioni di LaRagazzaConLoZainoVerde raccolte col torneo 'nar' (tutte le fasi)

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Libro piacevole e che scorre facilmente. Forse si sarebbe potuto dire di più in ognuno dei temi toccati, che sembrano solo accennati.

Sara Belvedere

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Un romanzo che è una storia di formazione, trasformazione ed evoluzione. Un’analisi
sensibile e pulita di quello che fu il periodo fascista vissuto attraverso lo sguardo di Alida, una Giovane Italiana quattordicenne. Il suo è un graduale processo di consapevolezza e di risveglio, un atto di coraggio e di amore, di resistenza. Per tutti le giovani e promesse speranze del futuro con uno zaino in spalla.

Francesca Mastrogiacomo

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Alida che è convintamente una Giovane Italiana. Alida che fermamente ritiene di dover essere “parte del grande fiume” per non perdersi e inaridirsi. Alida che scopre le brutture del suo tempo quando queste coinvolgono le sue amicizie e i suoi affetti e questo la sorprende e la ferisce ed allo stesso tempo e le fa capire da che parte della storia stare. Commovente, ma anche ironico e divertente è un libro che consiglierei vivamente di leggere perché ci rammenta che nessuna scelta è mai irreversibile e che ci si può sempre rifiutare di essere complici delle ingiustizie.

Grazia Locritani

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Non male

antonio P.

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Romanzo di formazione di grande attualità (purtroppo!) – con una Nota Storica degna di considerazione –, come tale da far leggere ai più giovani, magari nelle scuole, ma anche agli adulti, per non dimenticare. Scritto con il cuore, e con un ritmo musicale, ma anche nel rispetto delle regole sintattiche, e grammaticali, in una forma semplice e lineare, con capitoli brevi, sia pure senza titoli – il che consente di sorvolare sulla scelta dell’impaginazione: due pagine su un foglio.
Paragonabile a una donna bella, distinta, precisa, elegante, decisa, amorevole e delicata, il tipo di donna che piace a me.
Già dalle prime pagine, entri nella brughiera insieme ad Alida, e alla zia Isabella, cogli le stelle alpine, ti siedi in riva al fiume, e poi conti i 150 passi che segnano la distanza dell’Italia dalla Svizzera. Poi, ti ritrovi nella scuola di Alida, in un’aula dominata dalla figura del Duce, coi canti, le divise, i motti inneggianti al fascismo, e ti sembra quasi normale. E dopo, il risveglio, terribile ma necessario, e ti ritrovi alla fine della guerra e alla fine del libro, dove un’Alida matura racconta le proprie esperienze ad altri ragazzi più fortunati di lei. Non mancano pagine d’amore, e di drammaticità intensa, e anche pagine di suspense, che ti costringono ad affrettare la lettura, che tuttavia non è mai superficiale. Delicatissimo il finale del Cap. IV, riservato ai nostalgici appassionati romantici come me. Da ricordare qualche pensiero della protagonista, come questo: “… non vedere le cose sbagliate mentre accadono forse non è molto diverso dal commetterle.” (pag. 60), magari con un po’ di coraggio, levando pure il “forse”. Complimenti sinceri all’Autrice!

Lucia Finelli

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Un libro forse più indicato per adolescenti. Una bella storia a lieto fine in un periodo tra i più bui della Storia. Scrittura scorrevole e piacevole.

Simonetta Sampieri