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E’ senz’altro un libro interessante e molto attuale.
La quantità e qualità delle nozioni mi hanno reso la lettura meno agevole poichè è uno di quei libri che si devono leggere con attenzione non nei ritagli di tempo, come purtroppo è stato per me.
Gregre di ranelle
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Pur non essendo una lettura facile, soprattutto nella prima parte, e per chi come me è poco avvezzo a ragionare di matematica ed economia, espone in modo coinvolgente una teoria davvero interessante. Ho apprezzato molto la chiarezza espositiva e l’idea che ogni comportamento personale abbia un peso, dal quale deriva una responsabilità alla quale tutti siamo chiamati, come cittadini e come persone.
Laura Barbati
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In questo libro si spiega, attraverso molti paralleli, come sia importante che i ricercatori e governi sappiano comprendere e monitorare la propagazione dei contenuti in rete, spiegando come la società contemporanea sia fortemente interconnessa.
Una chiave di lettura sarebbe poter capire perché l’opinione pubblica riesca a essere spesso manipolata, probabilmente è dovuto al fatto che le informazioni false sono facili da diffondere, spesso il confine tra informazione vera e falsa è sfumato, ma soprattutto perché l’informazione è spesso collegata al potere.
L’auspicio per le nuove generazione è che sviluppino abilità tecniche e sociali, in modo da imparare a rintracciare le origini delle informazioni, tramite l’unico criterio valido: la credibilità.
Come? Riconoscendomi "nodi fidati".
Emanuela Francesca Di Filippo
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saggio molto interessante, approccio teorico e molto strutturato, potrebbe essere un saggio da studiare più che da leggere
molto informativo, richiede molta concentrazione
Maria Ferrari
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È il saggio di Battiston, La responsabilità di rete, che ho preferito maggiormente invitando il lettore a una maggiore consapevolezza nell’utilizzo quotidiano di internet e mass media e spingendolo, inoltre, a riflettere sui meccanismi, spesso nascosti, alla base di essi. Il lessico e la sintassi accurata ma al contempo semplice lo rendono accessibile anche ad un pubblico non esperto del settore.
Gloria Scollo