< La salute del mondo di  Paolo Vineis, Luca Savarino (Feltrinelli)

Qui di seguito le recensioni di LaSaluteDelMondo raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Un saggio che si legge d’un fiato che ci spinge a guardare dentro le nostre vite, spesso turbate dalla contemporaneità, per recuperare la relazione con gli altri per guarire.
Un testo, dunque, assai fruibile, ma non in tutte le
sue parti.

LETTERIA ANAGNI
firma: Lilla Anagni

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Non si capisce bene cosa vogliono gli autori trasmettere con questo libro. E’ stato abbastanza deludente. Sembra un’accozzaglia di temi, da Covid a Cambiamento Climatico, passando per l’ecologia. Il libro è pieno di rimandi a capitoli successivi, e, anche se gli autori vogliono fare credere che l’hanno scritto insieme, è chiaro quando scrive il medico, e quando il filosofo.

Georg Umgiesser

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L’epidemia Covid-19 ha messo in luce i limiti della nostra politica nel far fronte ai reali problemi del nostro tempo, demandando di fatto alla scienza il compito di prendere decisioni che esulano dalla sua competenza. Il libro affronta in relazione alla pandemia e alla crisi climatica (temi strettamente connessi) il tema del decadimento della politica davanti a scenari che impongono un ripensamento sociale ed economico globale a lungo termine, un diverso rapporto con la scienza e la necessità di una strategia di preparedness che non avevamo e che non abbiamo tuttora.
Il tema è sicuramente interessante e attuale, la lettura però è difficile e adatta solo a chi ha dimestichezza con la saggistica e il linguaggio filosofico. Molto interessanti le riflessioni in tema di obbligo (o meno) vaccinale e sulla necessità (o meno) del cd. green pass.

Laura Quadri

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La salute del mondo è un bellissimo saggio, scritto con grande rigore scientifico e chiarezza di linguaggio.
Affronta i due principali temi di attualità: pandemia e crisi climatica, mettendo in luce il filo che connette tematiche apparentemente lontane tra loro. Questa evidenza ci palesa che il nostro ruolo in questi problemi planetari è di attori e non di spettatori e scuote fortemente le coscienze.
Il libro è strutturato in tre parti, la prima parte è una riflessione filosofica sulla strutturazione del pensiero occidentale nell’affrontare le catastrofi naturali e i problemi di carattere scientifico. La seconda parte affronta questioni etiche e suggerisce la necessità di una riformulazione dell’etica davanti ai grandi temi della pandemia e della crisi climatica quali problemi universali. La terza parte contiene una riflessione finale. Oggi ci troviamo in una condizione di grave crisi che viene affrontata dalla politica in modo inadeguato, replicando gli stessi schemi e utilizzando strumenti tradizionali. È impossibile trovare una via d’uscita in questo modo. Per ottenere risultati ci vuole un nuovo approccio che guardi non solo ai confini del proprio Paese ma oltre all’intero Paese. Si pongono quindi problemi filosofici, etici e politici nuovi e bisogna trovare soluzioni adeguate.
Il libro è molto stimolante e utile per capire e interpretare la complessità dei problemi che stiamo vivendo e può essere letto con grande beneficio da un vasto pubblico.

Maria Luisa

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Libro complesso, tratta argomenti sia dal punto di vista filosofico, etico e storico
Di non immediata e semplice lettura, mi riprometto di rileggerlo con calma, ma al quale do comunque la mia preferenza per l’articolazione degli argomenti.
Mi pare che il fine sia dimostrare come il nostro Pianeta sia una entità globale in cui tutti gli esseri viventi (virus compresi!) sono strettamente connessi e di come la Politica debba, oltre che saper interpretare i dati tecnici della scienza, anche avere un respiro globale

Livia Conte

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Saggio brillante che analizza la pandemia dal punto di vista antropologico, sociologico e filosofico. I vari punti di vista individuano le linee guida per la tutela della salute del mondo, attraverso una lucida chiave di lettura del COVID nel più ampio contesto della crisi ambientale, inserendo il problema in una prospettiva temporale di lungo periodo. Il saggio si sofferma sulla necessità di considerare la salute globale e la sopravvivenza del pianeta come beni comuni affidati alla responsabilità collettiva ed intergenerazionale. Suggerisce di sfruttare l’esperienza del Covid per trasformare in meglio la nostra società ed il nostro sistema economico, creando un nuovo rapporto armonico tra l’uomo e la natura ed evitando lo sfruttamento incondizionato delle risorse del nostro pianeta. Le conclusioni portano all’affermazione del principio “ nessuno si salva da solo” e a mettere da parte il principio liberale dell’ autodeterminazione individuale. Si deve vivere sulla base di una nuova etica incentrata su nuovi valori cui deve adeguarsi anche la politica, supportata dalla scienza, ma mediata attraverso l’analisi e la scelta di tutti i valori in campo. La sfida per il futuro si gioca , secondo gli autori, con una strategia non solo tecnologica, ma che deve necessariamente includere anche investimenti nella pianificazione urbana e modifiche nell’alimentazione per assicurare un ambiente migliore a presidio della salute collettiva.

Orazio Iacovazzo

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Questo saggio in questo momento non poteva mancare coniuga molto bene la dicotomia uomo natura e la sviluppa in modo intelligente

Aida Iandolo

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"La salute del mondo". Ambiente, società, pandemie.
Un libro scritto da Paolo Vineis e Luca Savarino.
Un dialogo piacevole tra un epidemiologo ed un filosofo sui temi del ventunesimo secolo, sulle domande da porsi e da porre per arrivare ad un risultato comune e condiviso.
Dalla pandemia alla società, dalla politica all’ambiente passando per la figura del cittadino che ogni giorno si pone davanti alle sfide e i dilemmi sotto ogni punto di vista.
Vero scopo è la salute del mondo (come il titolo del libro) da salvaguardare comunemente riformando i capisaldi di un’etica ormai distante dall’essere umano, agendo e mobilitandosi, creando reti e relazioni fondamentali.
Un saggio che fa riflettere, che non lascia al caso nessun argomento che ci riguarda da vicino, un pugno forte contro quell’indifferenza che spesso ci attanaglia.

Francesco Giua

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A differenza del precedente questo saggio , che prende spunto dalla Pandemia del Covid , è rivolto ad un pubblico preparato , con un livello di conoscenze alto . Un lessico ricercato , argomenti trattati con molti rimandi e riferimenti ad altri autori . Non un libro per tutti quindi. Peraltro tratta un argomento , la Pandemia appunto , quando questa non è ancora terminata e quindi per necessità con argomentazioni non definitive . Non amo solitamente i saggi su argomenti ancora vivi perché per loro natura precari. Meglio valutare a bocce ferme.

Roberto Muroni