< La strada dei sogni infranti di  Salvatore Gelsi, Roberto Rossetti (IlRio)

Qui di seguito le recensioni di LaStadaDEiSogniInfranti raccolte col torneo 'nar' (tutte le fasi)

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Scarsa la caratterizzazione dei personaggi e fatica a partire la storia, per poi risolversi troppo rapidamente, senza creare particolare attesa e tensione.

Elena Lucchi

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Sembra scritto apposta per essere adattato sotto forma di serie tv

Giulia Giovilli

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Circolo dei lettori
di Sezze “Lettera Ventidue”
coordinato da Gabriella Tomei
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Questo racconto fa tornare alla memoria una delle tante pagine della storia recente dell’Italia. Una popolazione che in maggioranza non ha mai accettato di farne parte ( i sud tirolesi e gli altoatesini) che con attentati ed altre varie dimostrazioni di protesta hanno cercato una loro indipendenza. Sullo sfondo, un giallo con vari personaggi che, con la loro umanità e differenza culturale, mette ancora più in risalto le grandi differenze che animano questo nostro paese. La storia e ben scritta anche con passaggi comici ma ci sono varie parti che, non la rendono fluida.

Leopoldo Tomei

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Ho trovato interessante la ricostruzione delle vicende storiche e pensavo che gli attentati sud-tirolesi avessero un ruolo più centrale nella vicenda. Si sono rivelati invece un ricco sfondo per una storia un po’ fiacca soprattutto nelle ultime pagine. Forse ho trovato poco rispondenti il lessico e la sintassi dei dialoghi tra i personaggi all’italiano degli anni 60, e nemmeno il ricorso ai diversi dialetti ha aiutato.

Anastasia Petrianni

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Il libro pur essendo un  giallo non riesce a coinvolgere il lettore. Sembra quasi un collage di altri titoli di libri conosciuti. Per capire che c’è una trama si deve arivare a metà libro. Ma anche cosi non si percepisce il filone giallo.

De Renzi Anna Maria

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La scrittura è difficoltosa, le vicende si intrecciano, molteplici sono le figure coinvolte.Il modo di interpretare la realtà è molto distante dalla nostra contemporaneità ed i delitti sembrano appartenere ad un universo dolente che non si fa catturare. Lettura faticosa decisamente poco accattivante.

Maria Carlevale