< La sublime costruzione di  Gianluca Di Dio (Voland)

Qui di seguito le recensioni di LaSublimeCostruzione raccolte col torneo 'nar' (tutte le fasi)

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Ho fatto molta fatica a leggere questo libro, ma devo ammettere che non sono una grande amante delle distopie, ho trovato comunque l’idea di base interessante, si presenta come una "riscrittura" dell’Odissea, ho trovato questa rielaborazione ben fatta, il risultato non è per nulla banale.

Nardi Chiara

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Il libro inizia con uno scenario post guerra, con la miseria, con le macerie, con un mondo dove non sono rimasti neanche più i sogni. Per pochi é rimasta una speranza quella della sublime costruzione. Nei primi capitoli ho trovato una scrittura un po’ confusa ma che ho trovato tristemente realistica per gli scenari post bellici.Purtroppo,il periodo storico che stiamo vivendo, non mi ha permesso di andare avanti nella lettura.

VirginiaM

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Decisamente, il fantasy non è il mio genere, ma almeno questo libro - anche se caotico in alcune parti, mi è risultato leggibile e comunque interessante.
Nella nebbia, certamente preferisco questo.

Paola Careddu

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Questo romanzo ti trasporta in un’atmosfera surreale, post apocalittica. Il pullman su cui si ritrovano a viaggiare i personaggi, incarna la speranza di una destinazione dove sarà forse possibile trovare finalmente la pace. Un’atmosfera quasi onirica pervade tutto il romanzo e la scrittura è decisamente aspra e cruda ma anche ricca di dettagli.
Questo libro è coinvolgente ma anche disturbante, ho seguito il viaggio surreale di Andrej e Arvo facendo il tifo per loro attraverso le cinque tappe che ripercorrono, riportate ai tempi odierni, le avventure di Ulisse.

Daniela Azzalini

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Fantascienza distopica di quella tendente all’horror, direi apocalittica, sembra in parte di vedere il film Snowpiercer. Non un libro malvagio, scritto piuttosto bene, ma gli manca qualcosa che me lo faccia davvero piacere. Incomprensibile la scena in cui un gatto rincorre un animale e entrambi muoiono, forse l’uno da ferite e l’altro di fame, ma in contemporanea? E la strana reazione dei protagonisti, che si spaventano a vederli correre...sicuramente ho capito male io, ma resta una scena particolare. Direi che il problema principale del libro è che tra i vari sussurri nel treno si cerca un po’ troppo a lungo di capire cosa succede.

Chiara Marcucci

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Libro con scrittura elegante ed efficace. L’Odissea in un mondo post-apocalittico e distopico è veramente troppo, ricorda La strada di Cormac McCarthy. C’era bisogno di scomodare l’Odissea per scrivere questo libro? E’ questa la mia domanda da povera lettrice!

Anifares Geek

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Libro non molto scorrevole ma comunque leggibile, in alcuni punti un po’ scontato.

Carmela Cipolletta