< La Terra vista da qui di  Paola Boncompagni (Utet)

Qui di seguito le recensioni di LaTerraVistaDaQui raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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È il libro che ho preferito.
Nonostante abbia letto altre volte testimonianze simili questa volta ho capito di più.
Esperienze, persone e luoghi sono vivi, forti ed emozionanti. Raccontati con semplicità ma capaci di essere concreti e veri sotto i nostri occhi e vicini ai nostri cuori.

Angela Sicoli

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Una scoperta. Libro interessante, scritto molto bene. I racconti della scrittrice sono descritti con occhi di chi sa quello che fa, mai banale, mai stanca, la Boncompagni ci guida in luoghi che mai probabilmente vedremo coi nostro occhi.
Conigliatissimo

Elisa Parotto

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Molto bello. Scritto benissimo, secondo me.
L’ho scelto anche perchè descrive una vita che mi sarebbe piaciuto vivere se fossi stata un altra persona.

Francesca Piras

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La terra vista da qui vince ai punti--pochi per entrambi veramente. Paola Boncompagni ha scelto di fare la missionaria contemporanea e ce lo racconta dal cielo, dall’aria. È difficile affrontare i problemi a noi vicini, per cui li cerchiamo il più lontano possibile da noi.

Michele Mercuri, USA

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Il Diario ci immerge nel mondo della cooperazione, pur mantenendo una forte impronta personale, a cominciare dalle annotazioni riportate al testo. A differenza degli aerei di cui si serve l’autrice, tuttavia, la lettura non decolla mai veramente. Ciò che rimane è un fugace reportage sul mondo della cooperazione senza pretese di maggiore spessore, per una lettura che tutto sommato scorre con leggerezza.

salvatore urciuolo

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Il mondo è un libro, e chi non viaggia ne legge solo una pagina. Sant’Agostino
Questa volta la scelta è stata più ardua del solito, complimenti a chi sceglie i libri!

Mi sono subito riconosciuta nell’abitudine di scrivere non appena salgo, non solo su un aereo, ma anche semplicemente sul treno. Lodevole la generosità, unita alla voglia di conoscenza, della cooperante che, dalla condizione neutra e rasserenante di non-tempo e non-spazio che si vive all’interno di un aereo, da dove non si vedono le ferite del mondo, trova la forza di scendere per immergersi nel fango di miseria, malattie, soprusi, violenza e rischi. Il cielo non presenta confini, né frontiere. Siamo noi a crearli, insieme a muri di separazione, barriere, recinzioni e fili spinati.
Estremamente attuale.

maria rigano

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Planare dall’alto sul mondo concorre senza dubbio a mutare prospettiva e ad osservare la vita con occhi nuovi. La Terra vista da qui è il diario di una cooperante internazionale che, sospesa in volo, ripercorre le tappe delle missioni umanitarie delle quali si è resa testimone, ponendo in rassegna episodi, stati d’animo, emozioni. E’ un racconto accorato e profondamente schietto sulla povertà, la violenza, la guerra e l’ineffabile degrado che percorre come un cancro tante città ai margini del mondo; una narrazione che sa farsi carico dei mali del mondo, senza, tuttavia, appesantire il lettore, che sa informare e raccontare in prima persona senza mai perdere la speranza.

Elisa Rizzo

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Il fine sarebbe? Bho

Flavia

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Tante emozioni ma ripetute: come se fosse necessario emozionarsi

Guido Strino

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Ben scritto, coinvolgente, ma in alcuni passaggi si perde in congetture talvolta fantasiose

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Un saggio abbastanza interessante che però, a mio avviso, non lascia il segno. Nonostante l’autrice sia riuscita a farmi immaginare i luoghi descritti osservando il mondo da un oblò, ma anche dalla prospettiva di qualcuno che viaggia non per piacere, ma per dovere, il saggio non ha "decollato" per utilizzare un termine affine al contesto di riferimento. La struttura del saggio appunti di viaggio/capitolo, che inizialmente avevo trovato originale, mi ha a lungo andare purtroppo annoiata per la sua ripetitività.

Piera Vivolo