< La violenza contro le donne. Storia dsi un’identità negata di  Irene Calesini, Viviana Censi, Massimo Ponti (LAsinoDOro)

Qui di seguito le recensioni di LaViolenzaControLEDonne raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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molto interessante e ben scritto, ma poco scorrevoli alcuni passaggi del testo. Credo sia un saggio da leggere con più giorni a disposizione e su cui tornerò senz’altro. Una prima e rapida lettura non è concessa a mio parere per temi di questa importanza.

Alessandra Tramonte

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Argomento molto attuale purtroppo. Ho apprezzato molto la scorrevolezza del testo nonostante il tema. Si analizza la violenza di genere attraverso la storia per approdare alle cronache più recenti. Lo consiglio soprattutto a chi affronta questo argomento per la prima volta. Da considerare anche per le scuole superiori.

Claudia Ottaviani

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Ho trovato molto interessante la tematica scelta e l’approccio seguito dagli autori. Lo stile è scorrevole e semplice, il libro si fa leggere agevolmente.
Non mi ritengo preparata sull’argomento al punto da giudicarne il contenuto. In generale, mi sarebbe piaciuto che fosse dato più spazio alla narrazione di casi concreti, mentre alcuni vengono solo accennati, tanto che talvolta non ho colto il legame con il capitolo stesso in cui sono inseriti.
Interessante la sezione artistico-letteraria, che offre qualche aggancio con esempi celebri di rapporto sbilanciato uomo-donna.

Rebecca Mellano

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Libro complesso. Rappresenta l’ennesimo (fortunatamente) frutto editoriale che si pone l’obiettivo di spiegare una piaga dell’era che viviamo. Lucido, attento, ben approfondito.

Emanuele Paladino

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Ho letto con estremo interesse il testo ‘ La violenza contro le donne ‘, una tematica ahimè sempre più tristemente e gravemente attuale: gli autori di questo testo riescono ad affrontare in maniera chiara ed efficace le varie forme di violenza contro le donne indagandone le relative cause e riuscendo a delineare un fenomeno che purtroppo attraversa la nostra società in maniera trasversale, senza particolari distinzione di età, classe sociale, livello culturale o credenze religiose.
E’ quantomeno sconcertante realizzare come il fenomeno della violenza sulle donne, nelle sue varie forme piu’ o meno esplicite (e dove il femminicidio diventa l’epilogo finale e più’ eclatante di tale percorso di violenza), sia soprattutto frutto di una distorsione culturale costruita nei millenni che considera la donna un essere inferiore rispetto all’uomo e quanto veramente ’troppo’ recenti e comunque incomplete siano le conquiste ancora da ottenere per una vera ‘parita’ tra uomo e donna, essenziale per garantire la costruzione di rapporti tra uomini e donne liberi e finalmente scevri da qualsiasi violenza.

Tiziana T.

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Il saggio è molto interessante, in quanto ha come tema una parte di noi che ci sfugge: le reazioni che non sappiamo controllare e in cui non ci riconosciamo. È, però, complesso e denso il percorso di analisi della parte "sapiente" presente nell’agire d’istinto, con affermazioni che richiedono o un approfondimento a chi non ha conoscenze specialistiche o una adesione convinta alle affermazioni espresse.

Silvia Pettarin

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Il tema della violenza di genere è purtroppo attuale in quanto per fortuna se ne parla ma il saggio ci dimostra come sia in realtà un tema storico e antico. Interessante analisi antropologica, culturale e sociale che analizza il tema della violenza dell’ uomo contro la donna, le ragioni che la causano, le motivazioni anche culturali che cercano invano di giustificarla.

Liuba Del Carlo

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La violenza contro le donne. Storia di un’identità negata è un saggio interessante scritto da Irene Calesini, Viviana Censi e Massimo Ponti.
Il testo parte da una constatazione necessaria: la violenza contro le donne interessa donne e uomini senza nessun tipo di distinzione.
Come si può manifestare la violenza? A livello fisico indubbiamente, ma spesso anche tramite modalità altrui che non lasciano segni visibili all’esterno: la violenza psicologica, mentale.
Grande tema, spesso dibattuto, è proprio ciò che la violenza "non manifesta" può creare nelle vittime, spingendole addirittura ad attribuirsi le colpe e sentirsi meritevoli di ciò che le accade.
Come rispondere a ciò? Come cercare una via percorribile per contrastare tutto questo?.
Il libro indaga, appunto, le varie forme di violenza nel costante rapporto uomo-donna, i pensieri che alimentano negativamente la nostra psiche, come porvi rimedio e cercare aiuto.
La strada migliore da percorrere è quella che sia necessario e possibile costruire rapporti liberi, originali e fuori da ogni logica ingiustificabile che possa portare al possesso e/o alla violenza.

Francesco Giua

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Ottimo libro di apprendimento e riflessione che fornisce una analisi completa del fenomeno della “Violenza contro le donne” senza inutili dogmatismi. Illustra il problema, fa una analisi storica e fornisce elementi per capire e prendere coscienza, bisognerebbe utilizzarlo nelle scuole per aiutare ragazze e soprattutto ragazzi a rendersi conto che a volte ciò che i media e il cinema e le tradizioni ci raccontano falsano la realtà e non leggono nel modo giusto le situazioni.

Francesco Pintus

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Argomento sempre di attualità fondamentale affrontarlo fin dalla tenera età partendo non dalle differenze uomo donna ma dalle uguaglianze in quanto esseri umani. Terribili ma illuminanti i vari casi reali utilizzati per illustrare le tematiche affrontate. Bello il capitolo finale dedicato al tema della violenza sulle donne nell’arte.

Massimo Casolaro

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Nei giorni in cui ho letto questo libro, la cronaca non lascia scampo. Donne uccise dai loro mariti nelle maniere più barbare (a colpi di martello) e donne che non possono vantare la possibilità di una seconda vita perche l’ex ancora le ritiene un bene di sua proprietà. Un caso o una maggiore attenzione agli eventi che ci circondano dopo aver letto questo libro molto interessante, che ripercorre la supremazia dell’uomo in una cultura maschiocentrica, che lascia alle donne un ruolo marginale, se non addirittura subordinato. La strada è ancora lunga per la parità dei diritti.

Maria Gabriella Giacinto