< La violenza non è il mio destino di  Tiziana Di Ruscio (Mimesis)

Qui di seguito le recensioni di LaViolenzaNonEIlMioDestino raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Un libro che fa arrabbiare, ma che porta anche a credere e a sperare in una rinascita dopo tanta violenza e tanto dolore.
Non so quanto possa aiutare altre donne ad uscire dalle loro prigioni di violenza domestica. Sicuramente all’autrice ha giovato molto raccontare la sua esperienza per mettere un punto e ricominciare a vivere.

Sara Quadrelli

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Ho trovato il libro profondo e toccante, realistico e schietto nel narrare la complessità della violenza, purtroppo troppo diffusa e troppo spesso ignorata dalla società

Susanna Tomasin

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Tiziana Di Ruscio racconta l’incubo patito insieme a un uomo che l’ha costretta a vivere nella violenza. Racconta i propri tentativi di sottrarsi a quella vita e tutte le volte che si è fatta scoraggiare. Fino a quando, finalmente trova il coraggio di andare fino in fondo e a riscattarsi da una vita colma di sofferenzaa.
Personalmente, ho provato una pena e un’empatia dolorosa per lei e per tutte le donne, quando andava a parlare con l’assistente sociale della sua situazione e le diceva che avrebbe voluto parlare anche con suo marito.
Un libro doloroso e difficile, ma che farei leggere a tante persone, soprattutto a quelle che si chiedono come mai certe donne non denunciano.

Anna Maria Corda

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lettura importante e a tratti anche emotivamente faticosa il cui punto di forza sono convinta che sia il fatto che Tiziana di Ruscio ha risposto alle violenze subite con l’amore e con il coraggio. Questo le ha permesso di rinascere come donna, come madre, come figlia ma soprattutto come essere umano.
Coraggio, forza e amore le hanno permesso di vincere: ha vinto se stessa e la possibilità finalmente di mostrarsi come la bellissima persona che è sempre stata.

Stella Pietropaolo

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[..] La bruttezza umana tende trappole alla fragilità altrui. [..]

Giulia Negri

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pessimo stile pessimo messaggio. Mi chiedo se prima di pubblicarlo qualcuno lo abbia letto.

Simona Landi

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Il libro racconta la storia personale di una giovane donna italiana, vittima di violenze domestiche, che in qualche modo trova la forza di ribellarsi e uscire dalla terribile spirale grazie all’amore dei e per i figli (maschi). È un tema angosciante perché ogni donna può immedesimarsi e rivivere qualcosa delle violenze, se non fisiche, ma almeno psicologiche che limitano e condizionano (o lo hanno fatto) la sua vita. È importante che se ne parli, perché da una parte la politica prenda coscienza di quei meccanismi che non aiuta il soccorso e la salvezza di queste famiglie, dall’altro per dare coraggio a quelle donne che attualmente sono in condizione di necessità.

Anna Maria Baccan

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Argomento di assoluta importanza dal punto di vista morale e sociale, una testimonianza drammatica, vissuta in prima persona, scritta in termini asciutti e diretti senza autocommiserazione

Roberto Malfatti