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La vita rubata.non conoscevo questa storia e forse non avrei mai scelto questo libro tra i scaffali di una libreria. Invece questa storia dovrebbe essere letta e raccontata nelle scuole, cosa che farò con i miei ragazzi. Resa semplice e di facile lettura anche nella comprensione delle dinamiche giudiziarie e dei passaggi più burocratici. Un libro compiuto dall’inizio alla fine. Complimenti!
Serena Vincenzi
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"Un giorno lo dirò al mondo" è un libro ben scritto, che riesce a trovare un giusto compromesso tra la volontà di raccontare una storia vera e documentata e la scorrevolezza nella narrazione che lo accomuma quasi a un romanzo "poliziesco". La scelta di concentrarsi sull’aspetto umano ed emotivo dei personaggi coinvolti, senza dare un giudizio o arrivare a conclusione certa, ma inoltrandosi nelle dinamiche di un sistema giudiziario controverso e contraddittorio. Difficile comunque non farsi trascinare dentro il racconto e iniziare ad augurarsi che tutto si risolva per il meglio. Non ci sono pretese di verità universali ma sentimenti e tormenti di uomini e donne che lottano ciascuno per la propria sopravvivenza emotiva e fisica e cercano di condividerla.
Il ritmo è quello giusto, a metà tra il saggio giornalistico d’inchiesta e il romanzo, che ti tiene legato pagina dopo pagina atteaverso il groviglio di emozioni, indagini, lacune che una caso come questo non può non presentare.
Alla fine ci si domanda se davvero ci siano dei vinti o dei vincitori... ma forse non è questo l’aspetto veramente importante.
Laura Scarani
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Il saggio di Fulvio Mazza ricostruisce i fatti e i misfatti che portarono alla morte di Giuseppe Uva, con una ricerca dettagliata di documentazione e atti processuali, per dare chiarezza a questo omicidio di Stato. Preziose le prefazioni e postfazioni di Luigi Manconi/Valentina Calderone e Riccardo Noury, per sottolineare il diritto alla tutela umana.
Francesca Attiani
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Storie di vite ai margini della società, di vite abbandonate dalla società e dalle istituzioni che trovano voce in un saggio ben scritto.
Enrico Zulli