< Laura non c’è di  Barbara Bonomi Romagnoli e Marina Turi (Fandango)

Qui di seguito le recensioni di LauraNonCE raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Questo saggio ha in comune con il primo la protagonista donna, in questo caso il medico, ambientalista, divulgatrice e partigiana Laura Conti. Donna agli antipodi della Sarfatti evidentemente, di tutt’altro spessore morale e intellettuale. L’artificio di far parlare la protagonista ai giorni nostri, ormai centenaria (morì in realtà nel 1993) permette alle autrici di attualizzare il suo pensiero, coinvolgendola nelle tematiche del presente. Ho trovato didascalici e un pò artefatti i dialoghi inventati con l’amica-badante ucraina Luba, ma molto interessanti i contenuti e le battaglie di una intellettuale e politica che conoscevo solo superficialmente. 10 a 1 rispetto al saggio sulla Sarfatti.

Mariacristina Ragazzoni

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Il libro "Laura non c’è" è stato deludente. La finzione della conversazione tra una anziana Laura e la sua badante poteva essere una buona idea ma non riesce a essere interessante per il lettore. Le conversazioni tra le due donne sono generiche, non riescono a prendere forma: i temi che affrontano sono interessanti quando accennano a quello che ha scritto o fatto la Conti ma sono troppo limitati non ci raccontano bene le sue battaglie, le sue lungimiranze; si arriva subito alla conversazione sul presente e qui scadono nel banale. La lettura diventa un po’ noiosa per chi ha una minima conoscenza dei temi trattati e che comunque sono all’ordine del giorno.
Inoltre, per chi come me non la ricordava, non si riesce a comprendere bene il suo pensiero politico e fotografarla come persona nel tempo in cui ha vissuto. Peccato perché invece nell’ultimo capitolo, in cui si esce dalla finzione del romanzo e si descrive la bibliografia della Conti, si comprende che le autrici hanno fatto un serio lavoro di ricostruzione storica del pensiero e dalla vita della Conti, dedicando tempo e passione alla sua figura come donna e come politica. Forse valeva la pena partire da questa solidità di raccolta bibliografica per descriverla nel suo tempo facendole di più raccontare quanto sia stata una antesignana di tante tematiche e dalla probabile solitudine in cui ha vissuto nella politica di quel periodo.

Antonella d’Apruzzo

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Il libro permette al lettore di scoprire una di quelle rarità intellettuali del nostro paese, che troppo spesso viene dimenticata. Ho apprezzato l’idea di trasportare la Conti nel nostro secolo e immaginare cosa sarebbe potuto accadere se fosse stata spettatrice e attrice del nostro tempo. Libro che fa riflettere, soprattutto perché rapportato alle tematiche del mondo nuovo molto care ai cittadini, (forse) meno ai politici.

Valeria Masci

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Un libro interessante perché consente di conoscere una figura fondamentale dell’ambientalismo italiano, Laura Conti, una pensatrice forte, innovativa, appassionata e indipendente. Le autrici utilizzano peraltro un espediente, quello dei dialoghi con altre sette donne, per far entrare il lettore, in maniera più semplice e immediata, nell’universo della Conti. Ci riescono, anche se a volte il dialogo e qualche concetto, espresso e attribuito alla studiosa, appaiono un po’ forzati.

Maria Rosaria Gioffrè