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Il libro è organizzato in raccontini autonomi che si riprendono e si ripetono in un girotondo fine a se stesso che può essere interrotto solo dal Adesso basta finale.
L’inseguirsi delle storie rispecchia le elucubrazioni dei personaggi, tutti infelici e tutti psichiatrici.
Per rendere concretamente la confusione mentale il linguaggio è prolisso, periodi lunghissimi pieni di subordinate e di incisi che durano intere pagine, continue divagazioni, continue ripetizioni (appunto) e un paranoico soffermarsi sui dettagli più minuti.
Un’idea che poteva essere affascinante, ma troppi capitoli mi sono sembrati inutili e pedanti o troppo estesi.
Uno stile che doveva travolgere, ma è così poco immediato che mi ha affaticata e irritata senza coinvolgermi.
Dubbio: l’autore è un furbetto che ha messo in piedi un’elaborata presa in giro di lettori, critici e editori?
I capitoli incentrati sul sesso ne sono stati la conferma: pratiche sadomaso con tutti gli annessi e connessi di sesso con animali, incesto, infanticidio, e chi più ne ha più ne metta.
Altro dubbio: voleva liberare le sue fantasie perverse? sono pagine narrativamente così immotivate che perdono di senso; resta la provocazione fine a se stessa, un gioco che mostra la corda e diventa presto noioso.
Cosa mi rimane? Pochino.
Estenuante, eccessivo, inutile. Non ne ho capito il senso e quindi non mi ha preso. Mi è venuto spontaneo pensare che l’autore è uno che se la tira – e mi ha suscitato antipatia.
Tullia Roghi
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Le Ripetizioni: Senza dubbio una bella penna ed un libro originale, ma per me una narrazione che smarrisce ed inquieta un pò. Non la preferisco.
Rosanna Palumbo
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Flavia Fiocchi
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Sin dalle prime righe lo scrittore ci avverte che il libro è costruito con una certa sapienza: di stile, di ritmo, punteggiatura e montaggio.
Sono immagini funamboliche, sintassi curatissime che si aprono e chiudono all’occorrenza per dare respiro alla scena o toglierlo del tutto al lettore.
Attenzione però, non è una lettura immediata. Vuole il suo tempo. Bisogna prendere questo libro per quello che è, un’opera scritta bene che vuole dimostrare di esserlo.
Una lettura lenta, ma non faticosa che certamente consiglierei ancora.
Jessica Benfatto
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Tosca Repetti