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L’autore trascina il lettore nel turbine delle azioni intraprese dal protagonista, grazie ad una narrazione in prima persona che, tuttavia, non convince e alla quale non riesce a dare adeguato spessore a causa dell’eccessiva velocità delle sequenze narrative.
La scelta di un linguaggio volgare fin dalle prime battute non rende giustizia ad un plot costruito in modo interessante.
Elena Corradini
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Livia Tucceri
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Un detective impiega il suo tempo in noiosi appostamenti per scoprire il tradimento di una moglie avvenente. A rompere la monotonia del suo lavoro è il rapimento di una ragazza cui assiste durante uno degli appostamenti. Ne segue la scoperta di una intricata faccenda dai tratti raccapriccianti. Un breve noir inizialmente dai toni scanzonati, accentuati da un linguaggio rude e vernacolare, ricordo di alcune fiction televisive, che contiene un’inaspettata amarezza di fondo. L’inopinato finale lascerebbe senza parole anche il poliziotto più spregiudicato.
Giulia Alberico
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Claudia Rosolen
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Questo racconto noir, che ha come protagonista un cinquantenne, Giorgio Lamberti un investigatore privato, che vive spiando mogli e mariti infedeli. Il successo che ottiene sempre da ogni appostamento è dato dal suo fiuto da ex poliziotto che lo facilita in ogni suo caso.
Divorziato, mantiene i rapporti con la sua unica figlia non sempre idilliaci.
Una sera, durante un interminabile appostamento, nota due brutti ceffi accompagnare con forza in auto una giovane ragazza.
Improvvisamente seguirà il suo istinto da poliziotto ed inizierà a pedinare la macchina per tutta la città senza sapere esattamente dove e in che situazione scomoda andrà ad infilarsi.
Sono solo 60 pagine che si leggono in poco più di un’ora, con un lessico contemporaneo e molto esplicito ma con grandi spunti di riflessione nascosti.
Norma Perrone