< Le vie del senso di  Anna Maria Testa (Garzanti)

Qui di seguito le recensioni di LeVieDelSenso raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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“Le vie del senso” è un saggio che avvince dedicando per tutta la prima parte pagine e pagine a come una singola frase possa acquisire di volta in volta significati diversi (se non antitetici) a seconda delle forme grammaticali, dei contesti, degli espedienti grafici utilizzati...Tutto ciò senza apparire mai come un esercizio di stile, un’esibizione di virtuosismo affabulatorio: tutto è sempre molto interessante ed estremamente necessario; le digressioni sono pertinenti e significative e in rapporto ad argomenti piuttosto complessi il discorso scorre con apparente semplicità e immediatezza, lambendo le più svariate discipline (linguistica e neuroscienze, storia sociale e filosofia del linguaggio...)
Ma soprattutto è in gioco un tema di importanza capitale: in che modo a partire da una determinata forma si produce e percepisce un determinato significato. Perché, come dice il neuroscienziato Beau Lotto citato nelle conclusioni: “La percezione è alla base di tutto ciò che pensiamo, facciamo, crediamo, sappiamo o amiamo”. L’autrice, confrontando ciò che è “permanente con ciò che è mutevole”, prende di petto tutto ciò che caratterizza l’attuale mondo della comunicazione, come dimostrano molti degli stimolanti casi di studio analizzati nella seconda parte, tipo quelli sul giornalismo visivo e i titoli di copertina (evidentemente aggiunti nella nuova edizione che ho avuto la fortuna di leggere). Da ultimo, sulla scelta di preferire questo volume a quello pur pregevole di Carlo Ginzburg, ha influito la mia professione di insegnante.
“Il grado superiore del leggere, oggi, forse potrebbe coincidere con il saper leggere sia i testi sia la forma dei testi [...] esplorando un universo del senso in cui le parole non sono sempre e necessariamente centrali, e soprattutto non sono più “solo” parole. Grazie a libri come questo, esplorare e accompagnare gli allievi in tale universo sembra un compito un po’ meno arduo e disorientante.

ANTONIO MASSARA

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Il libro tratta sicuramente argomenti di cui si è già scritto, discusso e affrontato nel panorama accademico (da studiosi del calibro di Chomsky, che la stessa autrice cita) ma il pregio di questo lavoro è quello di affrontare questi argomenti con tono leggere, colloquiale, divulgativo. Una saggistica leggera in cui si riflette sulla comunicazione a 360 gradi, dalla punteggiatura alle emoji, con esempi che fanno riflettere sulla comunicazione quotidiana di ognuno di noi (testi scritti, conversazioni ecc).
Una panoramica su molti tipi di comunicazione e sui loro mezzi, affrontati cercando di far valere la teoria delle strutture, nonché su come comunicano tanti elementi della nostra quotidianità come i colori, le font, le immagini, le pubblicità, le infografiche, le fake news, con un ampio repertorio di esempi, dai quadri surrealisti di Magritte alla campagna presidenziale di Trump, ai gioielli di Tiffany, i format televisivi come chi vuol essere milionario. Un vero e proprio manuale del senso per principianti. I libro è una valida introduzione ai temi affrontati per poi approdare a lavori e volumi più completi e complessi.

Giacomo Giovinazzo

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Questo è un saggio davvero molto interessante sulla comunicazione. Descrive in maniera chiara e mai noiosa come fare della comunicazione efficace e, cosa piu’ importante, analizza la comunicazione sui social offrendo interessanti spunti di riflessione

Elena Galati

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D’ora in avanti guarderò alle parole con occhi diversi e tutto avrà più senso.

Paolo Pellizzari

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Il saggio è frutto di un accurato e appassionato studio, di cui apprezzo la chiarezza e la puntualità. mi ha molto divertita e incuriosita.

vittoria sabatucci

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Un libro che parla di comunicazione e che lo fa molto bene, passando dalle basi semplici del linguaggio fino alla comunicazione "da pubblicità". Oltre a essere una lettura agile e piacevole, dà delle dritte importanti sul metatesto di un qualsiasi prodotto d’intrattenimento e penso che oggi avere delle conoscenze anche blande sulla comunicazione sia importante. Un libro da consigliare a chiunque.

Giovan Battista Cucinella

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Interessante analisi e argomentazioni, è sicuramente un testo che genera discussioni e considerazioni
Struttura scorrevole

Maria Ferrari

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Saggio scorrevole, scrittura sintetica ma chiara e, soprattutto, una tematica di grande attualità, quale la comprensione del senso attribuito alle parole. L’autrice dimostra infatti come, a seconda del contesto e del co-testo, una determinata espressione o frase possa assumere significati ben diversi.
In un’epoca di bombardamento mass-mediatico e fake news, in cui sempre più persone faticano ad individuare chiaramente il significato di determinati messaggi, questo saggio si propone di fungere da guida per il lettore attraverso il mondo della comunicazione contemporanea.

Mauro Saccol

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Le vie del senso, già pubblicato nel 2004, con la prefazione di Tullio De Mauro, è ora aggiornato tenendo conto dei tanti mutamenti che ha conosciuto la comunicazione online. In questi anni i social media hanno cambiato moltissimo il rapporto tra gli utenti e la parola scritta. Non è un caso se ormai la pubblicità sui social sia pervasiva e personalizzata, e se la comunicazione online si stia adattando sempre di più alla fruizione su mobile.
Anche l’uso delle parole si sta adeguando, tenendo fermo un principio validissimo: nessuna parola scelta ha un valore neutrale e, dunque, niente deve lasciarci indifferenti. Sarà capitato a tutti di guardare distrattamente un contributo online (un post, una pubblicità, un qualsiasi comunicato) e di avergli dedicato pochissimi secondi: che cosa ci ha convinto a fermarci a leggere? E che cosa, invece, ci ha portato ad allontanarci velocemente da un altro contributo? Al di là dei contenuti, più o meno vicini ai nostri interessi, anche la forma, il peso tra parole e immagini hanno un ruolo determinante.
Parafrasando il celebre “le parole sono importanti!” di Nanni Moretti, leggendo Le vie del senso, una semplice frase, apparentemente banale, come “bella giornata oggi”, presa ad esempio nelle primissime pagine del libro, può assumere significati e veicolare messaggi diversissimi tra loro.
“il nostro cervello cerca strutture. Ogni scelta di forma e di struttura, testuale e visiva, è portatrice di senso: istituisce gerarchie e determina percezione e comprensione. Le scelte grafiche non sono mai “solo” estetiche: la forma esprime il contenuto e ne è parte integrante” (p. 121).
Dunque, questo saggio, pur mantenendo un approccio pragmatico, è sicuramente uno strumento prezioso per chi vuole guardare al mondo della comunicazione online senza esserne vittima.
Si diventa infatti più consapevoli dei meccanismi che regolano determinate scelte, e Le vie del senso fotografa la comunicazione del presente, in un panorama che cambia rapidamente e che chiederà, come conseguenza, nuovi e altrettanto stimolanti aggiornamenti.
(Claudio Facco)

Claudio Facco

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In tempi in cui molto è digitale, questo manuale risulta a tratti anacronistico.

Giacomo Planeta