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mi è sembrato un insieme di appunti interessanti da sviluppare, ma dopo averlo letto non mi è rimasto niente.
Maria Antonietta Sanna
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E’ un libro piacevole da leggere, relativamente corto, una sorta di storia privata familiare del ’900 italiano, quasi un diario. Ha un ritmo leggero e indica come lo scrivere, il narrare possano avere un effetto terapeutico.
Marisa Villar
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Un fine ricamo di memorie intrecciate che richiamano l’odore di tempi passati, di un’infanzia sempre rassicurante, anche in momenti di oblio e paura.
Agnese Prieto
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"Lettini": un libro già da titolo e premessa pretenzioso. Una "terapia personale" scrive l’autrice che di terapia ha poco e di personale troppo. Narrazioni di ricordi familiari che rimangono fini a se stessi e poco interessanti e che non riescono a prendere un respiro più ampio.
La narrazione asciutta e scarna non coinvolge.
Maria Grazia Taddeo
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Stile di prosa misto che va dall’ironico al descrittivo senza un legame. Racconti e aneddoti scontati che non sono valorizzati dalla scrittura. Non invoglia a leggere la pagina successiva. Acerbo.
Rita Piccinini