< Liberare Roma. Come ricostruire il fascino della città eterna di  Francesco Delzio (Rubbettino)

Qui di seguito le recensioni di LiberareRoma raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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L’altro “Liberare Roma”, affronta la città , a mio parere, incentrandosi su quello che dovrebbe fare chi amministra la Capitale, sulla speranza che i romani tornino in prima persona proprietari della città per fare da pungolo affinché chi deve fare faccia e , soprattutto, si impegnino direttamente.
Mi è sembrato più un libro dei desideri, comunque interessante anche se, con l’altro testo, sempre a mio parere, non c’è competizione.
Entrambi da consigliare a chi volesse conoscere Roma nella sua realtà e non nell’immagine da cartolina che magari hanno i turisti che vanno a visitarla.

Marco Cinelli

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L’analisi di Francesco Delzio è lucida e poco dissacrante, visto che da dissacrare non c’è molto: Roma è come appare, depauperata dei suoi patrimoni, defraudata da chi la dirige, soffocata da situazioni sociali ormai insostenibili e bloccata in una specie di spazio atemporale.
Le soluzioni Delzio le avrebbe e sarebbe ben lieto che venissero accolte da chi decidesse di risvegliare la Città Eterna dal suo sonno comatoso per riportarla a una sorta di rinascimento economico, sociale e culturale.
La povertà è a 360 gradi, verticalizzata, e intacca soprattutto le nuove generazioni, che si trovano a scappare da un microcosmo che sembra non avere più nulla da offrire.
Roma viene descritta come un “paziente” dal fisico indebolito, attorniato da un’élite di meri sfruttatori, depositari di vantaggi che li portano a un immobilismo di comodo, poco interessati a cambiare le cose.
L’aspetto forse più grave del quadro dipinto da Delzio è lo spirito di rassegnazione che pervade la cittadinanza, abituata al fatto che le cose vanno male, che l’amministrazione è carente se non colpevole, e che dal momento che sono anni che Roma versa in queste condizioni, pare ormai impossibile rompere questo circolo vizioso.
Secondo Delzio il cambiamento è invece possibile, ma deve passare per forza attraverso il liberarsi, come afferma, del cadavere del declino. E questo sarà possibile grazie alle azioni di un eroe solitario, desideroso di riscatto e pronto a giocarsi tutti per la rinascita.

Ilaria Vitali

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2. Pamphlet molto ben scritto il cui più grande pregio credo sia proprio la facilità di lettura. La scrittura è chiara e la lettura molto scorrevole. Il contenuto informativo appare ben documentato nonostante la bibliografia (almeno quella fornita nel testo) sia essenziale. Forse la più grossa criticità che ho rilevato nel testo è il suo essere un esercizio di scrittura a tesi in cui però gli argomenti non sono mai davvero sviscerati né approfonditi ma sono ridotti ad una serie di dati funzionali all’argomentazione dell’autore.

Allegra Tagliani

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Un po’ banale la descrizione dei problemi di Roma che tutti conosciamo.
Non c’era bisogno di un ulteriore saggio per raccontarli.

Angela Silla