< L’impossibile non esiste di  Fabio Basile (Giunti)

Qui di seguito le recensioni di LimpossibileNonEsiste raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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La biografia di un guerriero e il suo insegnamento: il judo e la costruzione del campione Fabio Basile. Un libro concepito - e ci riesce - per trasmettere la peculiarità di uno sport, come spesso accade nelle arti marziali, inteso come percorso per raggiungere una motivazione nella propria esistenza e per insegnare che si può arrivare dove si vuole. Un libro certamente da far leggere ai ragazzi, nonostante la scrittura non complessa e fatta di troppi slogan. La narrazione vuole offrire un modello di vita, ma con un difetto che affiora soprattutto nella seconda parte, ovvero dopo che il campione ha raggiunto il suo obiettivo. Da quel momento, la scrittura scivola troppo veloce e i tasselli, che in qualche modo si erano aggregati nel ritrarre la psicologia del campione "semplice", si confondono in una serie di luoghi comuni che scivolano nell’ovvietà. In una sola definizione: già sentito, già visto...

Alessandra Teresa Traversa

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L’IMPOSSIBILE NON ESISTE.
Un libro intenso per la forza che anima l’autore e protagonista. Si è travolti dalla passione dell’atleta, dalla sua energia che lo porta a crescere atleticamente e a forgiarlo nella disciplina così rigorosa e al contempo formativa. Tutto ciò lo esclude però da uno sviluppo più completo della sua umanità , creando un soggetto che assomiglia molto a un eroe invincibile, privo di pietà verso se stesso.

Margherita Bettin

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Narrazione discorsiva e piacevole, l’autobiografia di Basile è una lezione di vita, un combattimento scaturito dal "istante" in cui si è trovato "faccia a faccia con la morte". È vero anche, però, che ogni storia è un’altra storia e per molti l’impossibile esiste, per le proprie scelte, per il proprio carattere, per il condizionamento degli altri. Non tutti si trovano nelle condizioni di essere artefici della propria vita.

Sara Calvi

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TESTO 2 – FABIO BASILE – L’IMPOSSIBILE NON ESISTE

Uno dei tanti testi motivazionali, quelli che vogliono tirare fuori dalla tua testa “lo spirito del guerriero”. Si racconta della passione, fino all’abnegazione totale, di Fabio Basile ad una disciplina che effettivamente mette a nudo le tue fragilità e le trasforma in punti di forza. Il Judo. Per quanto, “E’-per-questo-che-sono- potuto-diventare-un-vincente” viene ripetuto un po’ troppo spesso. Sarebbe più credibile se fosse una terza persona a dirlo. “Oggi sono il numero del pianeta”, e così via. Una lunga serie di citazioni motivazionali, qualcuna anche piacevole tipo “Quando ti dicono che non puoi farcela, ti stanno mostrando i loro limiti non i tuoi”. Non proprio il testo che mi appassiona.

Frankie Burrini

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Fabio Basile, L’impossibile non esiste

Si tratta di un libro che scritto da un judoka, classe 1994, “il ragazzo di Scampia” che ha vinto tante gare nazionali e internazionali fino alla medaglia d’oro alle Olimpiadi di Rio 2016; dopo una parentesi televisiva, decide di scrivere un libro per parlare della sua vita.
Dalla convinzione dei suoi genitori che avrebbero avuto una bimba, Giada Basile, alla dislessia, dal bullismo subito dai suoi compagni di classe, alle difficoltà delle primissime ore di vita e alla balbuzie: Basile ne ha passate tante e decide di raccontarsi. È un guerriero e da tale parla e si racconta.
Si tratta di un libro scritto bene che racconta di quando a 5 anni Basile sale sul tatami e sceglie il judo, per sempre. Il titolo descrive il cuore del messaggio del libro: impossibile è niente. Ed è lì che troverà la sua vita, nel judo e nel superamento dei propri limiti.
“Chi nasce tondo può morire quadrato, rettangolare o trapezoidale: basta volerlo, e comportarsi di conseguenza” – dice, mostrando la sua mentalità da uno che non molla mai.
Basili capisce che il judo è proprio una sfida fatta proprio per lui, lui che ha affrontato tante difficoltà nella vita. È Maddaloni che piange alle Olimpiadi con la medaglia d’oro addosso a ispirarlo. In quel momento Fabio ha 6 anni, è ancora piccolo ma giurerà a se stesso e a sua madre che farà come Pino Maddaloni. E Così farà. Pur essendo sfavorito, sale sul tatami e vince Rio 2016, 16 anni dopo Sidney 2000. E poi non si ferma. Il libro è un piacevole racconto di una persona appassionata e innamorata dello sport, un sognatore che ha realizzato i suoi sogni e che non smette di sognare per entrare nella leggenda.

“Non conta che tu sia uomo o donna, forte o debole, malato o sano – scrive Basile – conta chi sei nel cuore.

Se hai l’anima di un guerriero, sei un guerriero”.

Luisa Foti