< Lo capisce anche un bambino. Storia di una famiglia inconcepibile di  Mattia Zecca (Feltrinelli)

Qui di seguito le recensioni di LoCapisceAncheUnBambino raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Commovente, empatico, struggente e terribilmente vero. Il testo coinvolge sin da subito il lettore lo trascina in una realtà comunissima, quella della genitorialità, ma dal punto di vista di una coppia omosessuale, la straordinarietà risiede proprio nel fatto che le emozioni, i sentimenti, le paure che si affrontano nel diventare genitori sono le stesse a prescindere "dall’orientamento sentimentale" di chi si prende cura di una nuova vita. Un libro che scavalca stereotipi e pregiudizi, andrebbe letto a scuola.

Concita Schiliro’

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Lettura rilassante grazie soprattutto all’ottima scrittura che ti permette di far scorrere velocemente la storia.

Camilla De Giorgio

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Mi è piaciuto molto, l’ho trovato onesto, scorrevole, molto emotivo. L’unica cosa inconcepibile per me è il fatto che per la legge italiana, e gran parte dell’opinione pubblica, certe famiglie non siano famiglie al pari delle altre. Pur non essendo genitore e non potendo calarmi in quella parte, mi sono rivista nel ruolo di figlia.

Giulia Marchi

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feuilleton rosa in ambito arcobaleno, famiglia omosessuale felice, completata da due figli avuti tramite maternità surrogata.
Poche analisi e approfondimenti relative alle problematiche morali o pratiche di una fecondazione eterologa.
se avesse trattato le vicende di una famiglia tradizionale sarebbe stato considerato stereotipato e comune.
si può definire inutile

Rita Bertelli

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Qui la passione emerge come un senso di verità. Anche la narrazione un po’ sincopata da il senso della vita.
Interessante

Paolo Fuligni

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Lo capisce anche un bambino di Mattia Zecca
Ben scritto con tecniche narrative più che saggistiche. Le spiegazioni sono chiare anche se non formulate come sarebbe necessario in un saggio. La realtà mostrata è un po’ troppo ideale, piena di buoni sentimenti che cozzano con una quotidianità sicuramente meno perfetta che solo a tratti traspare nella narrazione. Anche l’autore è costretto, cominque, a riconoscere che la macchina burocratica dello stato è senza cuore e fondamentalmente reazionaria.

Fabio Frigeri, 69 anni, insegnante in pensione di

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Una famiglia che esiste, ma per la legge non può essere definita tale, una grande storia d’amore, di tolleranza, una voglia di famiglia, di figli, di vita, che si scontra con una realtà, che potrebbe stroncare chiunque, non Mattia e Nicola, che vogliono due figli, e riescono ad averli superando qualsiasi ostacolo.
Questo racconto, al netto di un eccesso di politicamente corretto, rappresenta un atto d’accusa verso la politica italiana, che non è stata ancora capace di dare una legislazione alle situazioni descritte in questo libro.

Paolo Pastorino

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E’ il racconto di una famiglia arcobaleno che, attraverso gli occhi di papà Mattia, ripercorre le tappe della loro vita insieme. E’ una narrazione dai toni intimi ma che sa farsi giocosa e irriverente, che sa commuovere e appassionare, ma soprattutto è latrice di un messaggio oggigiorno più che mai urgente: l’amore è tutto ciò che conta davvero.
La storia procede spesso per enumerazioni ed elenchi che tendono ad appiattire una scrittura che, tuttavia, rimane fresca e immediata, poiché popolata da taluni guizzi espressivi ed originali costruzioni sintattiche.

Elisa Rizzo

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Non sono riuscito ad entrare nella storia...

Maurizio Bertolini