< Lo schema Ponzi di  Paolo Bernardelli, Filippo Mazzotti (Piemme)

Qui di seguito le recensioni di LoSchemaPonzi raccolte col torneo 'nar' (tutte le fasi)

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RECENSIONE: “Lo Schema Ponzi” di Paolo Bernardelli e Filippo Mazzotti (Piemme)

Scritto a quattro mani da Paolo Bernardelli e da Filippo Mazzotti, “Lo schema Ponzi. Romanzo di una truffa” (Piemme) ha il merito di far conoscere alle nuove generazioni Carlo Ponzi, personaggio realmente esistito che grazie ad un’intuizione su Buoni di Stato e francobolli, costi e controvalori, mise in piedi un impero basato su truffe colossali.

Carlo "Charles" Ponzi, originario di Lugo (Ravenna), all’inizio del 1900 si trasferì in America dove, sfruttando costi e controvalori di francobolli e Buoni Postali di Risposta Internazionale, promise e di fatto pagò interessi stellari a chi gli aveva affidato i propri risparmi. Visionario e carismatico, paradossalmente affidabile, Ponzi riuscì a render ricchi buona parte degli abitanti di Boston che arrivarono ad ipotecare i propri beni pur di investire nello “Schema Ponzi”. Il gioco resse per un po’, ma con l’espandersi del business e un’indagine condotta dagli organi di stampa, pian piano venne alla luce la natura fittizia del suo schema di investimento.

Quella utilizzata da Bernardelli e Mazzotti è una tecnica narrativa decisamente interessante che ha il merito di mantenere alta l’attenzione del lettore (cosa da non sottovalutare trattandosi di un volume di oltre 500 pagine). In ogni capitolo viene data voce ad uno dei personaggi che ruotarono intorno a Ponzi, a partire dalla moglie Rose Gnecco.

Raccogliendo informazioni su Charles Ponzi, gli autori hanno saputo dosare finzione e realtà puntando più alla bolla del mondo creata intorno a Bonzi che a Bonzi stesso. Allo stesso modo il libro offre riflessioni sull’attuale modo di fare giornalismo. Sempre più spesso notizie completamente inventate diventano virali in poche ore, assumendo la veste di sacra verità. “Chi controlla la percezione della realtà controlla la realtà” scriveva Philip Dick. Un’informazione falsa e spesso manipolata è in grado di generare panico o entusiasmo a seconda dei casi. Non si tratta di informazione, ma di esche lanciate che, soprattutto grazie alla rapidità del web, effetto “catena di Sant’Antonio” arrivano ovunque dando luogo a immagini che possono essere anche pericolose.


MARIA PIA NOCERINO

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Lo schema Ponzi ci riporta alle grandi truffe finanziarie all’ultimo grande scandalo americano, quello di Madoff. Lo fa partendo dall’inchiesta giornalistica del Boston Post che mise fine al sistema e valse il Pulitzer. Il racconto inizia dal manoscritto raccolto da uno dei giornalisti che indagò su Ponzi e ci offre diversi punti di vista dei tanti protagonisti della storia. Sono loro a descrivere prima il grande sogno, la rivincita degli italiani sfruttati a inizio Novecento, e poi la bolla. Sono i familiari di Ponzi, gli agenti, il banchiere costretto a fare un passo indietro davanti alla scalata di Ponzi, i giornalisti. Il libro ci descrive una doppia Boston quella degli immigrati che intravedono in Ponzi il sogno americano e la Boston della finanza che non può permettersi un sistema del genere pena l’implosione. Nel complesso un libro avvincente che, come un puzzle, ricompone la storia dalla viva voce di chi con Ponzi ha avuto a che fare e alla fine ci ha anche rimesso un mucchio di dollari.

Raffaele Calcabrina

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Lo Schema Ponzi é un misto di narrazione, documenti, interviste e bugie che ci racconta come da sempre (e probabilmente per sempre) la natura umana sia attirata dai guadagni facili; il passaparola, la fiducia mal riposta e le false informazioni fanno il resto. In questo libro si contrappongono il sospetto di un ragazzo "per bene" che non si spiega come un immigrato possa fare successo e la completa cecità di una donna che non vuole vedere cosa succede sotto i propri occhi rimanendo aggrappata ad un ideale di uomo che non esiste. Intrigante e con uno stile di narrazione particolare.

Paola Latini

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Lo schema Ponzi

Scritto a quattro mani, il romanzo ha una struttura corale, ognuno dei personaggi racconta il suo Ponzi.
Interessante, anche perché non conoscevo la storia di questo Personaggio e della Truffa, ed è stato un piacere leggerlo. I personaggi sono ben delineati, i dialoghi brillanti.

Maria Cristina Bo

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Circolo dei lettori del torneo di Robinson
di Castano Primo “Biblioteca comunale”
coordinato da Paola Lauritano e Maria Rosa Gambacorta
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La scelta di far parlare vari narratori (la moglie, gli amici, gli avversari, i giornalisti…) oltre a presentare i vari punti di vista ben caratterizza i vari personaggi e rende agile la lettura. Partendo da un’immagine drammatica, tipo Blob, negli eventi della grande storia americana (emigrazione, proibizionismo, Flappers, suffragio universale…) si sviluppa la vicenda di questo affascinante truffatore il cui scopo era “aiutare gli Italiani a diventare Americani” cioè a diventare ricchi perché “i soldi… sono la conferma della nostra audacia, della nostra tenacia, della nostra bravura e del nostro riscatto”.
Gli Italiani, caratterizzati sì dagli stereotipi sull’attaccamento alla mamma ed alla famiglia, sull’incapacità di rispettare le file, sui gigolò e sulle ambizioni cinematografiche (Emanuele è Rodolfo Valentino?) ma anche capri espiatori: molti gli accenni a Sacco e Vanzetti.
Feroce la critica al quarto potere che deve “ mettere i lettori in condizione di rimanere bambini per sempre “ e che non ha “l’ambizione di raccontare la società ma di plasmarla”.
In conclusione un gran bel libro in cui, oltre ad Edda, la segretaria-moglie dell’editore, la figura più simpatica è proprio quella del nostro truffatore.

Lucia Garavaglia

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Il romanzo racconta la vicenda di Carlo Ponzi, l’ascesa e la caduta. Viene descritta la nascita dello “schema Ponzi” che è un modello economico piramidale, con forti guadagni per primi investitori a discapito degli altri investitori. Un sistema truffaldino che ancora oggi miete delle vittime. Carlo Ponzi arriva dall’Italia in America all’inizio del 1900, con studi non ultimati in giurisprudenza e con pochissimi soldi. Spinto dalla voglia di riscatto sociale in breve tempo diventa ricco investendo soldi nei buoni postali di risposta internazionale, sulla loro differenza di valore. Partendo da due dollari ne raccolse 15 milioni coinvolgendo 40000 persone di Boston, di ogni ceto sociale. E’ una storia coinvolgente con capitoli dedicati ai diversi personaggi reali e di finzione. Sullo sfondo la vicenda di Sacco e Vanzetti. Si parla della campagna stampa contro Ponzi da parte del quotidiano Il Post che nei primi articoli invece lo aveva celebrato. Da quanto descritto nel romanzo si rimane stupiti dalle grandi capacità da vero imbonitore di Ponzi che riusciva a incantare chiunque incontrasse. Doveva essere un uomo affascinante e con grande carisma. Quando la polizia inizia a indagare e a chiedere i libri contabili, Ponzi non scappa all’estero. Forse pensava davvero di essere un uomo onesto e credeva alle proprie bugie.

Maria Rosa Gambacorta

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Gruppo di Lettura  
“Biblioteca di Buccinasco”
coordinato da Silvia Mincuzzi
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Il libro inizia con la precisazione che la raccolta di testimonianze e di documenti è da intendersi come un’opera di fantasia. Ma la fantasia in realtà va a braccetto con la storia del più grande truffatore mai esistito della storia americana Charles Ponzi (all’anagrafe Carlo Pietro Giovanni Guglielmo Tebaldo Ponzi). Un immigrato italiano che nel 1918 studiò una specie di catena finanziaria a danno dei suoi connazionali che prometteva forti guadagni ai primi investitori coinvolti, a discapito dei nuovi e successivi “investitori”. Scritto a quattro mani da Paolo Bernardelli e da Filippo Mazzotti, “Lo schema Ponzi” è un mix di documenti, lettere e colpi di scena che tiene il lettore incollato alla sedia fino all’ultima pagina.  Bellissima la figura di Rose, una donna modesta come i suoi sogni, che viene coinvolta suo malgrado a giocare con la roulette della vita. Il libro è stato opzionato da una casa di produzione per una futura serie tv, con la speranza che non stimoli la fantasia truffaldina di novelli Charles Ponzi come fece con Bernard Lawrence Madoff , un ex bagnino che negli anni ‘60 raggirò migliaia di investitori, dai divi di Hollywood alle banche svizzere, promettendo guadagni con soldi che in realtà non aveva.

Sala Alessandra

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Il libro Lo schema Ponzi non è il mio genere. Non sono riuscita ad appassionarmi alla lettura di questo romanzo, non mi sono piaciuti né il tema, né la scrittura.

Solano Tina