< Lo spazio dentro di  Luca Raffaelli (Mincione)

Qui di seguito le recensioni di LoSpazioDentro raccolte col torneo 'nar' (tutte le fasi)

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Mi spiace, ma l’ho trovato molto noioso, a volte perfino irritante. E’ stata una vera fatica arrivare all’ultima pagina. Le descrizioni in chat tra i due protagonisti non sono risultate sensuali, ma ripetitive. Ricordano i brevi racconti online di siti porno.

Lina Panetta

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Un uomo e una donna che non si conoscono e che non sanno niente l’uno dell’altra. Una chat, un mondo virtuale in cui il lettore è catapultato sin dalla prima pagina.
Non conosciamo i nomi dei protagonisti e nemmeno il loro aspetto fisico eppure lo scrittore riesce a coinvolgerci nelle loro storie e nei loro dialoghi da subito.
I due grazie soprattutto all’anonimato, chat dopo chat, si raccontano, si mettono a nudo rivelando anche segreti inconfessabili. Nascono così dialoghi profondi, sensuali, senza alcun filtro, perché spesso è più facile mostrarsi come si è veramente con chi non ci conosce, proprio perché non abbiamo paura del suo giudizio. A poco a poco i due protagonisti inizieranno a fidarsi ciecamente l’uno dell’altra oltrepassando quei varchi che a volte impediscono la conoscenza piena dell’individuo e alimentando così il desiderio di incontrarsi.
"Lo spazio dentro" di Luca Raffaelli è un libro che tratta argomenti diversi che spaziano dal sexting, a dialoghi leggeri e divertenti sino ad affrontare temi impegnativi come il tradimento, la violenza sulle donne e la ludopatia.
Questo romanzo mi è piaciuto di più per l’originalità, per gli argomenti trattati e per la capacità dello scrittore di coinvolgere il lettore mostrando soltanto la sfera emotiva e comportamentale dei protagonisti.

Letizia Bonura

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"Lo spazio dentro", di Luca Raffaelli, è frutto di una doppia operazione di ibridazione e recupero: mescola infatti generi disertati da quando i quattro cavalieri dell’apocalisse editoriale (giallo-noir, autofiction, saghe familiari, confessioni dell’influencer di turno) hanno colonizzato gli scaffali delle librerie.
"Lo spazio dentro" è prima di tutto un horror. Trattandosi della trascrizione della chat tra due sconosciuti, un uomo e una dona incontratisi online, è la rappresentazione plastica della paura più recondita di chiunque abbia mai intrattenuto rapporti di quel genere: la sbobinatura del vasto e imbarazzante repertorio di sciocchezze, sexting compreso, che ci sentiamo liberi di condividere con un perfetto sconosciuto. La pubblicazione di certe chat è un castigo che farebbe impallidire persino il revenge porn.
È un dizionario dei luoghi comuni, ma senza l’ironia di Flaubert e Culicchia: dall’uomo sempre orco alla donna sempre vittima, dalla dicotomia senza eccezioni santa/puttana alla figura del principe azzurro che affronta il drago lancia in resta. Per un’eventuale seconda edizione, suggeriamo di inserire l’elogio del nuoto come sport completo per eccellenza.
È un romanzo epistolare, e il fatto che la trascrizione di una chat sia il romanzo epistolare che ci possiamo permettere la dice lunga sulla miseria dei tempi in cui viviamo.
È un manuale di scrittura che insegna come non scrivere. Altrimenti non si spiegherebbe l’ostinazione con la quale vi si trova disatteso il precetto dello show-don’t-tell, di solito inserito tra i primi tre argomenti del primo quarto d’ora della prima lezione di un qualsiasi corso di scrittura.
È la sezione caccia all’errore della Settimana Enigmistica. Volando bassa nell’acqua; dentro un alberello; in un festival; in quella festa…
Soprattutto, "Lo spazio dentro", appartiene alla categoria dei guilty pleasure, come certi profumi intriganti proprio perché cheap, o quei video di YouTube sulla spremitura dei punti neri: talmente osceni che non puoi distogliere lo sguardo finché non finiscono.

Camilla Galli

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Già a partire dalle prime righe ho trovato il libro "misterioso": nel modo di scrivere, nella storia e nei personaggi. Premetto che non sono riuscita a concludere la lettura, sono arrivata a circa la metà.
Mi sono trovata all’interno di una storia già avviata, dove i personaggi si conoscono, si amano e condividono racconti fin troppo personali. Il fatto che non traspare l’età dei personaggi un po’ mi "infastidisce": suppongo abbiamo un’età superiore alla mia, dai racconti non sembrano tanto giovani (non so poi se nel proseguire la lettura sarà svelato il mistero che tanto mi perseguita!).
Inoltre, il modo di scrivere dell’autore mi affascina. Sono sempre affascinata dai dialoghi, dal fatto che non è solo un soggetto a raccontare la vicenda ma sono entrambi i veri protagonisti, sono entrambi che si raccontano e narrano la loro vita.
Nel complesso mi è piaciuto abbastanza: da 1 a 10? Bè, un bel 6!
Alcuni racconti, come ad esempio quello della bambina mutilata, mi hanno turbata. Non capisco, all’interno della vicenda, quale sia il collegamento. È stato inserito perché si parla di violenza sulle donne? Perché si parla del rispetto della donna in generale? Oppure perché lui vuole raccontare una storia solo per portare dalla sua parte la lei fragile e indifesa? Non so se mi sono spiegata in maniera corretta però trovo il racconto della bambina fuori luogo e poco attinente alla storia.
Inoltre quando uno dei due sparisce nel nulla non capisco quali siano le ragioni: non hanno voglia di sentirsi o semplicemente non hanno il tempo?
Ma la vera domanda è: Quale tipo di piattaforma utilizzano per sentirsi? A me sembra quasi un sito di incontri.
Quante domande, direte! Spero di trovare le risposte.
Proseguirò sicuramente la lettura, solo per scoprire se prima o poi i due si incontrano e se andrà tutto bene.

Arianna Murgia

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“Lo Spazio dentro” di Luca Raffaelli è un libro intenso e ricco di spunti riflessivi. Una chat tra due sconosciuti: un dialogo aperto e sincero tra un uomo e una donna, la sola regola è dire la verità. Una regola che può essere rispettata proprio perché non si conoscono, così come dice la protagonista. Si può conoscere davvero una persona, mai vista, tramite chat? La risposta sembrerebbe essere affermativa, tanto da creare un legame, una relazione. Tante domande e molte riflessioni. Pensieri liberi, senza giudicare o sentirsi giudicati. Vari argomenti e scambi che fanno emergere le personalità dei protagonisti, i quali riescono a creare una certa intimità, un legame d’amore. Sicuramente l’amore è al centro di tutto e viene raccontato nelle sue varie forme. Le domande che emergono sono tante: cos’ è il tradimento? E l’ Amore? I protagonisti provano a dare una risposta dettata dalle esperienze di vita che permettono una migliore conoscenza dei personaggi e a immedesimarsi. Vi sono colpi di scena, inaspettati e spiazzanti. Un libro coinvolgente ma anche sensuale e sincero…

Chiara di Benedetto