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Interessante, ma meno rispetto al secondo libro.
VL
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Una biografia attenta a rappresentare l’evoluzione del contesto artistico degli anni ’70: il periodo delle cover band, le dinamiche delle diverse formazioni, le scelte musicali, i locali, i raduni rock, i grandi artisti dell’epoca e gli emergenti. E poi di sottofondo Napoli, una città che agevola “la lettura dei problemi sociali perché basta guardarsi intorno per prendere ispirazione”. La scrittura è essenziale, La storia è ben strutturata, interessante, e consente di immergersi nelle sonorità dell’epoca, nel contesto artistico con la voglia di fare controcultura e di ribellarsi, attraverso la musica che diventa anche forma di aggregazione. La narrazione è sincera e mi ha fatto tornare indietro nel tempo, alle vibrazioni creative, emotive e innovative del periodo; forse perché sono una napoletana che ha vivo il ricordo di quel fermento culturale e prova interesse per i cambiamenti e l’evoluzione dei linguaggi musicali con le loro contaminazioni.
Rosanna D’Urso
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Il saggio ha un buon ritmo, coinvolge il lettore ed è molto interessante il modo in cui si è deciso di presentare la storia di Lino. Mi sono sentita catapultata nel passato, in grado di respirare l’atmosfera degli anni in cui si snodano gli eventi raccontati. Si è trattato di un’esperienza singolare, in quanto raramente mi è capitato di sentirmi tanto coinvolta da un saggio.
Eleonora Ferri
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Molto interessante ma non conoscendo gli Osanna non mi ha appassionato….. e metterlo a confronto con la storia di Luigi Ilardo…. insomma una lotta impari.
Vincenzo Ferrera
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Biografie, memorie e fenomeni musicali e non a confronto.
Personalmente non l’ho trovato interessante.
Isabella Fadini