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Nonostante la violenza a volte difficile da sostenere di una narrazione cruda e rivelatrice, Luz è un racconto dallo schema narrativo canonico, anche troppo. I ruoli sono definiti, senza sfumature, la conclusione prevedibile, alcuni espedienti narrativi risultano un po’ forzati (la ex compagna che, invece di fuggire da un ex violento, rischia tutto per aiutare la vittima attuale?).
L’incipit, misurato e intenso, prometteva di più.
Sara Prontera
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Dopo pagina 50 non ho continuato, forse non era il momento, forse trovavo la scrittura artefatta e quasi frutto di un "già visto". Nè trama né personaggi sono riusciti a intrigarmi, anzi mi sono sentita confusa, pure nella sintassi.
Deborah Vianello
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una storia di (mal)amore, come tante. una storia che si fa prigione e veleno. l’incapacità di salvarsi, purtroppo.
Immacolata Di Bari
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Lo stile e la trama coinvolgono chi legge già dalle prime righe. L’architettura del libro è sviluppata magistralmente tanto da non percepire lo stacco tra un momento storico e l’altro, ma un flusso continuo e fluido che permette l’identificazione ora col protagonista, ora con gli altri personaggi. Non sono riuscita a finire di leggerlo per la data di consegna perché è un romanzo lungo, ma continuerò a leggerlo perché sono stata assorbita dalla trama e ho tanti interrogativi rispetto a come si svilupperà, e questo mi suggerisce che funziona molto bene!
Giulia Radi
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Luz
Ho trovato Luz un libro particolare, non semplice da affrontare. Un percorso psicologico molto ben sviluppato, in prima persona. Mi è piaciuto particolarmente il sapiente utilizzo di periodi molto brevi e di forte impatto per trasmettere il senso di angoscia e oppressione derivante dalla situazione raccontata. Probabilmente io non affronterei questo tema sotto forma di racconto così come ha fatto l’autrice, ma la tecnica e lo stile sono di altissimo livello.
Raffaele Carafa