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ho scaricato i pdf, ma non sono riuscito a salvarli.
posso riavere i link ?
scusate
lorenzo sorrentino
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È sempre difficile valutare storicamente il periodo in cui si vive, mancano informazioni e la visione di insieme. Questo testo che tratta il tema della pandemia dà l’idea di essere stato scritto con l’urgenza di raccontare proprio ora un capitolo importante, che non andrebbe dimenticato o nascosto sotto il tappeto, del periodo storico che stiamo vivendo. Dovrebbe servire per imparare dagli errori, ma purtroppo sappiamo bene che non ne usciremo migliori.
Non è un testo impeccabile, pur cercando l’imparzialità è palese qual è il punto di vista. Ha comunque il pregio di fare capire come funzionano le "stanze dei bottoni": non siamo governati dai migliori, a nessun livello.
Barbara Maglia
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Il libro è un’interessante raccolta di lavori, scritti con il consueto stile elegante e ironico di Stefano Massini, che hanno in comune il tema di come sopravvivere agli eventi attuali e futuri della realtà in cui viviamo. L’inizio è alquanto feroce: "....viviamo in tempi di consumismo affettivo....rapporti buttati al primo cedimento........a cadenza regolare riapri la pattumiera di te stesso e guarda bene cosa ci hai buttato ." E non è da meno un altro commento: "....siamo regrediti a un edonismo becero, dove tutto è permesso, purché conceda una sfiammata di adrenalina, un tuffo al cuore, un maledetto attimo di godimento mascellare. Ridere è diventata la regola."E il manuale di sopravvivenza è per l’autore una" metafora del resistere in un mondo folle". Verso la fine del saggio il tono si addolcisce e lascia adito alla speranza. Così leggiamo:" La sopravvivenza passa attraverso l’abbraccio solidale con l’altro............e non esiste vita se non nel guardare oltre lo spazio in cui sei...........superando la miopia deprimente che mette a fuoco solo il circostante. Assomiglia a un sogno..............Freud suggeriva di annotare al risveglio trame, dettagli del nostro teatro notturno. Ne varrà la pena, credo. Anche per cominciare a trovare un senso"
Rosalba Scavia
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Più critico il commento su Manuale di sopravvivenza.
Benché abbia trovato molto interessante e originale la modalità espositiva, alla stregua di un "raccoglitore di pensieri", ho trovato il saggio un po’ pesante, soprattutto nella parte iniziale.
Nonostante condivida molte delle riflessioni esposte, ho trovato troppo critico l’approccio dell’autore nei confronti delle varie tematiche trattate.
Alessia Mariotti