< Mare aperto di  Fiamma Arditi (Castelvecchi)

Qui di seguito le recensioni di MareAperto raccolte col torneo 'nar' (tutte le fasi)

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Leggere Mare Aperto è come aprire le porte su un oceano di luce e positività, che lascia un sapore dolce e intenso al ricordo di questa meravigliosa storia (per altro vera).

Lettura leggera e scorrevole, con i giusti ritmi. Contenuti profondi e interessanti.
Pur senza colpi di scene o suspence, l’autrice tiene agganciato il lettore dall’inizio alla fine.

Sara Palmonari

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Un libro carico di emozioni,un viaggio all’interno della malattia vissuta dai protagonisti. Le sensazioni provate dall’autrici appaiono nuove anche al lettore che non ha mai avuto modo di stare a contatto con una malattia. Un libro scorrevole e piacevole che stimola la riflessione e tira fuori il lato emotivo.

Matteo Dal Toso

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Mare aperto. La storia, raccontata in prima persona dalla protagonista, è comune a molte persone, famiglie, gruppi di conoscenti. Una malattia seria e senza guarigione che colpisce un membro della famiglia o del gruppo. La protagonista racconta questa storia, in cui il malato è l’amato marito, tornando a ricordi della vita passata, per dipanare il fluire quotidiano degli eventi, tra vita nell’ospedale e fuori, che l’affligge e che forse non ha metabolizzato. Ciò che ho trovato presenza ingombrante nel racconto è la descrizione troppo frequente di pratiche di consapevolezza e meditazione, quasi ostentate. È come un personaggio petulante. Forse un racconto meno ripetuto e più intimo di questa importante risorsa si sarebbe integrato meglio nella storia. Nel complesso il libro si legge bene, scorre bene ed è scritto bene.

Simonetta Corsolini

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Si tratta del racconto di una coppia che affronta l’annuncio e l’evolversi della malattia (con data di scadenza); a dispetto della premessa questo libro mi ha colpito e attratto immediatamente quasi fosse un giallo perché la malattia è raccontata in maniera lucida, ragionata e ironica senza lasciar trasparire il finale.
Libro coinvolgente da leggere tutto d’un fiato.

Manuela Porcu

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RECENSIONE: “Mare Aperto” di Fiamma Arditi (Castelvecchi) - LIBRO PREFERITO

Sandro e Fiamma hanno tanti programmi da seguire, tanti progetti da concretizzare ma un giorno il cuore di Sandro comincia a fare capricci. Dopo un’arrampicata sulla costa della California, una mattina di maggio Sandro viene trasportato a sirene spiegate presso il New York Presbyterian Hospital.

Attraverso la narrazione di Fiamma il lettore si ritrova così catapultato in una terapia intensiva e pagina dopo pagina vive il via vai affannoso di medici ed infermieri. Storie di corsia dove il tempo si appiattisce, dove isolati in una sorta di incubatrice si vivono ore cariche di speranza guardando fuori dalla finestra la vita che continua a scorrere veloce. Nuovi visi, nuove storie, nuovi sentimenti, nuovi pensieri.

“Mare Aperto” è la prova del fatto che non occorre avere una grande storia per scrivere un buon libro. Quella raccontata dalla Arditi è una storia che si svolge tra le mura di un ospedale. Nonostante non ci sia dinamismo, attraverso i pensieri della voce narrante, la storia prende forma e diventa pienamente coinvolgente. Conosciamo così chi erano Fiamma e Sandro prima che il cuore di quest’ultimo iniziasse a fare capricci. La stessa Fiamma prende coscienza che l’esperienza ospedaliera le rivela una parte di sé che non conosceva affatto.

Non nego che a rendere ancor più gradevole il testo ai miei occhi siano stati tanti riferimenti a luoghi a me cari e più in generale alla cultura partenopea.



MARIA PIA NOCERINO

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Mare aperto è un dramma personale, ma anche la storia di una rinascita e della forza di rispondere alle avversità della vita. La storia di Sandro costretto a subire importanti interventi chirurgici al cuore e di una diagnosi che sembra impietosa. Fiamma, la moglie di Sandro, racconta come la loro vita sarà stravolta dai mesi trascorsi in ospedale (peraltro a cinque stelle) e da una salute che non è più quella che permette loro una vita agiata e viaggi in posti magnifici. Nonostante tutto, il libro con diverse citazioni zen è un libro dell’ottimismo (immancabile la citazione tra le tante del Candido di Voltaire). E anche di grande fiducia nella scienza il che, in tempi di no vax, ci riporta all’attualità di questi giorni. Forse troppo veloce il racconto nelle prime pagine. Molto americano, invece, il voler attribuire a ogni paziente, medico e infermiere l’origine (dal coreano all’indiano, al greco). E - una sottigliezza semantica - a proposito di Grecia Patmos si scrive con la t e non con il th.

Raffaele Calcabrina

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Mare aperto tratta una tematica attualissima come il razzismo, in un mondo dove ci si sente in colpa per essere ciò che si è. Dove le insicurezze e le paure di una giovane coppia nell’evoluzione del loro rapporto prendono corpo. La narrazione è discontinua: a tratti coinvolgente, a tratti dispersiva e a tratti fa sentire il lettore come un terzo incomodo. Probabilmente è uno stile di scrittura che non apprezzo in maniera particolare.

Paola Latini