< Morgana - L’uomo ricco sono io di  Michela Murgia, Chiara Tagliaferri (Mondadori)

Qui di seguito le recensioni di Morgana raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Vince solo esclusivamente perché l’altro testo è così deludente che non avevo altra scelta.
Secondo libro della serie Morgana incentrato sul tema del successo economico delle protagoniste rispetto alla controparte maschile.
Rimango intanto perplessa sulla scelta di alcune protagoniste che non sono ben amalgamate con le altre, difficile capire cosa accomuni Asia Argento con Chiara Lubich o Beyonce e Angela Merkel.
E poi non sopporto il dover scadere sempre nel discorso di militanza femminista.
Non è sminuendo la figura maschile che si emancipa quella femminile. Non è strepitando e urlando "viva le donne" che smetteranno i soprusi e la disuguaglianza.
Concludo dicendo che l’uso della ə rende la lettura molto particolarmente urticante.

Chiara Boccardo

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Lo stile di scrittura e’ agile e virtuoso, come Paganini.
Le biografie delle protagoniste accattivanti,
trovo più interessanti i personaggi meno noti rispetto alla Oprah Winfrey.
Unica pecca: la schwa.
Per dirla con Antonio di Pietro, non c’azzecca proprio nulla.

Anteo Massone

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Potrei dire che si tratta di un libro che ha come denominatore comune la storia di donne, contemporanee e non, che hanno avuto successo a prezzo di grandi sacrifici, e sarebbe sicuramente corretto. Ma in questa raccolta di ritratti, la cui lettura scorre fluida e piacevole, si evidenzia soprattutto l’incredibile forza, l’eccezionale fiducia nelle proprie capacità, e la loro abnegazione a realizzarsi nella loro vita. Sono donne che hanno voluto la loro libertà a tutti i costi, come Oprah Winfrey quando dice: “Ho sempre pensato di essere una figlia di Dio e in quanto tale avevo il potere di fare qualsiasi cosa”. Ma anche la famosa ginnasta rumena Nadia Comaneci, la creatrice di un universo magico alternativo J.K. Rowlings, fino ad Asia Argento (il cui “superpotere è quello di generare un meraviglioso caos”) e passando per Angela Merkel e Beyoncé, che ha addirittura ispirato un culto divino (la Beyoncé Mass). Scritto in un linguaggio semplice e accessibile ma non scontato è un libro che si fa sicuramente apprezzare.

Giorgio Grasso

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In questo saggio si ripropone lo schema del più noto "storie della buona notte" di Favilli e Cavallo.
A differenza di quello, le autrici esaminano a fondo i profili biografici e psicologici delle donne di successo presentate nel saggio e la selezione operata disegna un affresco che, nel suo insieme, racconta degli innumerevoli ostacoli che donne svantaggiate incontrano sul cammino del loro riscatto.
Lo svantaggio può essere normativo o di costume come nel caso della vedova Cliquot o di Francesca Sanna Sulis; di discriminazione razziale, vale per Oprah Winfrey e Beyoncé; oppure uno svantaggio dovuto a condizioni familiari deprivate o matrimoni difficili.
Ma tutte le protagoniste, attraverso le loro storie, raccontano della condizione della donna in un mondo fatto dai maschi per i maschi.
Maschi che hanno concepito la definizione di "sesso debole" per sancire una condizione di inferiorità economica, di forza fisica e, quindi, di posizione sociale.
Persino (o forse soprattutto) nel mondo della religiosità cattolica c’è poco spazio per donne innovatrici e dal pensiero forte come nel caso di Silvia Lubich che combatterà tutta la vita per affermare la sua concezione dei Vangeli e vedere riconosciuto il suo ordine dei Focolarini.
Insomma, per affermare se stesse la strada delle donne è sempre in salita ed occorre coraggio e sfrontatezza intellettuale per percorrerla.

Roberto Riccardo

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Troppo scollegato e superficiale
Non cattura la vera essenza delle persone trattate

Samuele Marino

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Estremamente leggibile e godibile,deriva da un
podcast.Figure di donne (Morgane) che hanno lasciato la loro impronta nel mondo.Da consigliare.

Fabio Fusi

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Bello. Senza dubbio un libro che si "beve in un sorso". Un paio di pomeriggi durante lunghi viaggi in treno ed era già finito. Ha il grande vantaggio di essere destinato al grande pubblico e tocca un tema a cui sono molto sensibile: il ruolo delle donne; in particolare tratta delle donne di successo in epoche diverse e paesi diversi, che hanno brillato e/o brillano nonostante la difficoltà di essere donna e i pregiudizi.
Assolutamente il vincitore.

Cristina Marchesan

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Il libro di Murgia e Tagliaferri è molto scorrevole e di facile lettura. Non so se possa essere considerato un saggio, mi sembra più un insieme di racconti con taglio giornalistico. L’ho scelto perché tratta un argomento interessante (le donne e l’autonomia economica), permette di conoscere personaggi del passato (penso sconosciuti ai più) o personaggi del presente visti sotto una diversa angolatura. Si legge senza fatica e questo può essere un elemento a suo favore se si considera che lo scopo di un "saggio" è quello di raggiungere un vasto pubblico.
Non amo l’uso dello schwa, ma durante la lettura non mi ha dato particolarmente fastidio; sul suo uso ritengo che ogni autore debba sentirsi libero di utilizzarlo o meno.
Infine una precisazione: Angela Merkel non va in vacanza in Trentino (come detto nel libro), bensì in Alto Adige, a Solda. Può sembrare una differenza da poco ma chi abita qui e conosce i diversi territori e i differenti gruppi linguistici sa che c’è una notevole differenza.

Giada Barberi

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La Murgia mi piace molto, a teatro, nei suoi romanzi, e con questo saggio non mi ha delusa.

Luisa